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Coronavirus, Circo fermo a Caltanissetta: “Non sappiamo come sfamare gli animali, anche noi siamo al limite”

martedì 7 Aprile 2020

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Tutti gli artisti di Italia sono a casa in quarantena.

C’è invece chi, come Massimo, ha la sua casa nel telone del Circo e la sua famiglia nei performer e negli animali che ne fanno parte. Il covid-19 sta facendo un danno economico anche a chi, in modo itinerante, vive di spettacoli. Il circo Sandra Orfei di Equestre Vassallo è bloccato a Caltanissetta dal 9 marzo scorso. Da quando, in pratica, il governo Conte ha decretato tutto lo Stivale “zona rossa”.

Noi siamo praticamente qui bloccati a Caltanissetta. Noi dovevamo finire i nostri spettacoli il nove. Ma il 5 la Prefettura ci ha fatto chiudere per il Covid-19 e siamo rimasti qui. Non avevamo un posto dove andare. Dovevamo andare a Favara ma il comune, a seguito dell’emergenza, ci ha revocato l’autorizzazione. Dobbiamo ringraziare l’amministrazione di Caltanissetta da metà febbraio che non ci sta creando nessun problema e ci aiuta come può“.

Il responsabile dell’organizzazione del Circo non nasconde le serie difficoltà economiche che di questi tempi i componenti del circo stanno subendo a causa della quarantena.

I primi tempi abbiamo provveduto noi con le nostre risorse. Calcola che come staff siamo più di 30 persone. Inoltre ci stanno 19 tigri, cavalli, ippopotami, cammelli, bisonti. Cominciano a scarseggiare gli alimenti sia per noi che per gli animali. Ci ha dato una grande mano padre Alfonso della Diocesi di Caltanissetta. La gente di qui ci sta dando una grande mano, la Sicilia per noi è una vera casa. Una associazione animalista da Bergamo ci ha fornito un carico di fieno che è quasi finito. La situazione è critica. Noi viviamo dei nostri spettacoli. Abbiamo le famiglie abbiamo i bambini. Aiutateci come potete. Ci tengo a sottolineare che volevamo ringraziare don Alfonso Cammarata della parrocchia San Luca evangelista e i cittadini compresi, gli operatori del vicino mercato ortofrutticolo e le varie attività della città che in queste ore ci stanno aiutando come possono”, conclude Massimo.

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