Sono 1.577 le persone che ad oggi risultano positive al Coronavirus. A queste si aggiungono 34 persone decedute, dunque cinque nell’ultimo giorno, e 83 guariti in tutta Italia. Complessivamente, dall’inizio dell’emergenza sono stati dunque 1.694 i contagiati. E’ il bilancio fornito dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli.
Sono 639 i ricoverati con sintomi per il coronavirus e 140 quelli in terapia intensiva, di cui 106 in Lombardia, circa il 9% sul totale delle persone positive al virus.
Si sono registrati nuovi casi tra Gorizia, Trieste e Udine: alcuni sarebbero riconducibili a un incontro in Università. Tra i nuovi registrati nella giornata di domenica, anche due medici del Policlinico di Milano.
“I primi casi ricostruiti retrospettivamente risalgono all’inizio del mese di febbraio, ma l’infezione probabilmente già circolava nella seconda metà del mese di gennaio. Su questo stiamo facendo verifiche per fare ricostruzioni retrospettive oltre alle proiezioni” ha dichiarati Giovanni Rezza dell’Istituto Superiore di Sanità, in conferenza stampa per fare il punto sull’emergenza coronavirus.
LE PAROLE DI BORELLI
“Un dato positivo è l’incremento dei guariti di 33 unità. I tamponi sono oltre ventimila, esattamente 21.127“.
“Un dato importante è relativo alle strutture di pre-triage, fuori dagli ospedali, che sono 283” prosegue il commissario straordinario.
“Ospedali modello Wuhan? Noi ci conoscete, siamo la Protezione civile, dobbiamo essere pronti a tutte le evenienze. Se avessimo bisogno potremmo fare anche quello. Si tratta di esercizi su scenari di rischio. Abbiamo già pensato a scenari, ma dipende dall’evoluzione della situazione. Ma in Italia abbiamo tante strutture che sono state ridimensionate che possono rientrare in campo.Non bisogna dire che ci prepariamo a fare nuovi ospedali: noi lavoriamo sempre per affrontare ogni evenienza“.