Filtrano nuovi dettagli sul cronoprogramma che dovrebbe aprire la fase 2 dell’emergenza coronavirus in Sicilia.
I primi a partire saranno i cantieri all’aperto (probabilmente da lunedì 27 aprile n.d.r.). Per gli stabilimenti balneari è già partita la manodopera e il montaggio. Abbigliamento, negozi di elettronica, come i bar che potranno operare soltanto la mattina, si pensa ad una data tra il 4 e l’11 di maggio anche se per i bar si potrebbe slittare ulteriormente.
Di questo si è infatti discusso durante la cabina di regia tra Roma e il governatore Nello Musumeci, tenuta il 22 aprile e conclusasi dopo le 22. Alla riunione in video era presente anche l’assessore Ruggero Razza.
Vigilanza e organizzazione sanitaria, ruolo delle Regioni e rilancio del turismo: questi sono i temi posti dal presidente della Regione durante l’incontro. Per l’avvio della cosiddetta fase 2, fondamentale è “l’organizzazione sanitaria”, così come “la condivisione col governo nazionale” delle misure per la ripartenza graduale, a cominciare dai cantieri, mettendo in sicurezza le persone e puntando sul “ruolo delle Regioni, centrale per assicurare al Paese di farcela” ha detto il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, al premier Giuseppe Conte nel corso della video-conferenza.
Restano fuori dal piano di riapertura della fase 2, per il momento, barbieri, parrucchieri, estetisti (che protestano con una serie di video partiti da Palermo), palestre, cinema, teatri e ristoranti che saranno al centro di un successivo step.
Subito dopo il 4 maggio, invece, l’insediamento di un tavolo tecnico chiesto ed ottenuto dal presidente Musumeci per il turismo. Il tavolo dovrà occuparsi delle regole per la riapertura e delle misure per il rilancio del settore in modo da cercare di salvare il salvabile già nella stagione 2020.