Sono 3.916 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 620 persone in più rispetto a ieri. Sono 197 i decessi complessivi dall’inizio dell’emergenza, 49 in più rispetto all’ultimo bollettino.
Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli, nel corso della consueta conferenza stampa alla Protezione Civile.
Sono 523 i soggetti guariti dal virus, 109 in più rispetto all’ultimo aggiornamento. Sono 462 i malati ricoverati in terapia intensiva per coronavirus, 111 in più rispetto a ieri. Di questi 462 ben 309 sono in Lombardia, che ha avuto un incremento in un giorno di 65 casi. Sono invece 2.394 i malati con sintomi ricoverati e 1.060 quelli in isolamento domiciliare.
Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 2.008 i malati in Lombardia, 816 in Emilia Romagna, 454 in Veneto, 139 in Piemonte, 155 nelle Marche, 57 in Campania, 24 in Liguria, 78 in Toscana, 50 nel Lazio, 28 in Friuli Venezia Giulia, 22 in Sicilia, 15 in Puglia, 9 in Abruzzo, 10 in Trentino, 12 in Molise, 16 in Umbria, 4 in provincia di Bolzano, 4 in Calabria, 5 in Sardegna, 3 in Basilicata, e 7 in Valle d’Aosta. Le vittime sono 135 in Lombardia (37 in più di ieri), 37 in Emilia Romagna (+7), 12 in Veneto (+2), 4 nelle Marche, 4 in Piemonte (+2) 3 in Liguria e uno in Lazio e Puglia.
Complessivamente sono finora 4.636 i contagiati totali dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 36.359, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto.
NUOVO CASO A SCIACCA
Un medico in servizio all’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca (AG) è risultato positivo al coronavirus.
A confermare il caso è stata la stessa direzione sanitaria del nosocomio.
Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe contratto il virus nella zona del Bergamasco, dove si era recata recentemente. Sono in corso esami del tampone nei confronti di tutte le persone che sono state a contatto con lei. Per la radiologa è stato disposto il trasferimento a Palermo, mentre è in corso la sanificazione dei locali.
Fonti dell’assessorato regionale alla Sanità fanno sapere che sono in corso gli accertamenti di natura epidemiologica.
Si tratta di un dirigente medico che, come in altri casi finora rilevati in Sicilia, avrebbe avuto contatti con le zone di focolaio d’origine.
L’Asp di Agrigento sta assumendo iniziative per circoscrivere il reparto di lavoro del professionista, effettuando il tampone sul personale sanitario e valutando tutte le successive azioni in relazione agli eventuali risultati. Dall’assessorato viene sottolineato che si applicano, come per tutti i casi analoghi, le linee guida diffuse dal ministero della Salute.