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Coronavirus, salgono a più di 50 i malati in Italia, Paese più esposto d’Europa: infettati pure i medici

sabato 22 Febbraio 2020
coronavirus

Gli italiani al momento positivi al coronavirus sono saliti a più di cinquanta e l’Italia si riscopre il Paese europeo con più contagiati da Covid-19: in un giorno si è passati da “Paese in cui il virus non è presente” (così diceva il governo Conte fino a qualche giorno fa) a “Paese più infettato d’Europa”: nel resto del Continente europeo, i malati accertati sono in tutto 48, mentre con la percentuale di italiani il numero adesso è quasi raddoppiato.

Ai malati in Lombardia (una quarantina fino a ora) e ad almeno 12 in Veneto, si aggiungono tre persone nel Lazio ricoverate allo Spallanzani. Una persona è risultata positiva a Torino e c’e un infettato dal coronavirus pure a Milano: si tratta di un residente di Sesto San Giovanni ricoverato all’ospedale San Raffaele da una settimana.

Fra le persone infettate dal coronavirus in Lombardia ci sono anche cinque operatori sanitari, fra infermieri e medici, che avevano assistito l’uomo di 38 anni che per primo alcuni giorni fa si era presentato all’ospedale di Codogno per farsi visitare e che poi – dopo essere stato rimandato a casa una prima volta – è risultato positivo al virus. A Roma, intanto, sono stati individuati 700 posti letto da utilizzare nel caso in cui il virus dovesse diffondersi.

Ma non è finita: sono centinaia le persone che hanno avuto contatti diretti con i pazienti rilevati nelle ultime ore e sono in attesa di conoscere i risultati dei test, mentre più di 50mila cittadini in provincia di Lodi sono, di fatto, in quarantena a casa loro. Dieci i comuni praticamente blindati in Lombardia, mentre anche a Cremona (dove una paziente risulta positiva) il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole. Due contagiati anche in provincia di Pavia. Una persona risulterebbe positiva al coronavirus in Umbria.

Un altro caso di contagio da coronavirus si registra in Veneto. E’ un uomo di 67 anni, di Dolo, ricoverato ora in rianimazione a Padova. Lo riferisce all’ANSA il presidente del Veneto, Luca Zaia. Il paziente è transitato dapprima al pronto soccorso di Mirano (Venezia), poi nella rianimazione di Dolo (Venezia), e in seguito ad un peggioramento è stato trasferito a Padova.

Oggi la notizia della seconda vittima italiana. Una donna deceduta in LombardiaIeri sera si è registrato il primo morto in Italia. Adriano Trevisan, di 78anni. E’ intanto in condizioni stazionarie l’altro paziente di 67 anni di Vo’ Euganeo che fino a ieri rappresentava il secondo caso di contagio da Covid-19 in Veneto. L’amico con il quale, per cause ancora ignote, aveva condiviso il contagio, Adriano Trevisan, 78 anni, è stato il primo deceduto in Italia. L’uomo si trova in cura nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Padova.

Sicilia: l’assessore alla Salute convoca Unità di crisi

L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ribadendo l’assoluta serenità della situazione in Sicilia, ha convocato una riunione dell’unità di crisi sul Coronavirus. Il vertice si è tenuto oggi a Catania presso il Palazzo della Regione Siciliana.

“Le raccomandazioni che abbiamo fatto già nelle scorse settimane – afferma Razza – che ricalcano le direttive contenute nelle linee guida del ministero della Salute, rimangono immutate. In caso di necessità è sempre opportuno contattare il medico di famiglia o i numeri dedicati: il 112 oppure il numero verde 1500 predisposto dal ministero”.

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