Resta ferma al 15%, nelle ultime 24 ore, l’occupazione dei reparti di ‘area non critica’ da parte di pazienti Covid in Italia che, esattamente un anno fa, era 29%. Sono 6 le regioni che superano la soglia del 20%: Umbria (33%), Calabria (25%), Abruzzo (24%), Sicilia (22%), Basilicata (26%), Molise (21%). E’ stabile al 4%, in Italia, l’occupazione delle terapie intensive (un anno fa era 28%) e nessuna supera la soglia del 10%.
Questi i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) del 2 maggio 2022, pubblicati oggi.
Nel dettaglio, rispetto al giorno precedente, l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di area ‘non critica’ da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 3 regioni e province autonome: Pa Trento (15%), Umbria (33%), Valle d’Aosta (15%). Cala in altrettante: Basilicata (26%), Molise (21%) e Veneto (10%). E’ stabile in 15: Abruzzo (24%), Calabria (25%), Campania (18%), Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia (13%), Lazio (18%), Liguria (19%), Lombardia (11%), Marche (17%), Pa Bolzano (9%), Piemonte (11%), Puglia (18%), Sardegna (19%), Sicilia (22%), Toscana (12%).
Per quanto riguarda, invece, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19, in 24 ore cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 7%), Friuli Venezia Giulia (3%), Liguria (7%), Toscana (4%), Umbria (6%). Cala in 3: Lazio (6%), Piemonte (2%), Sardegna (5%). La variazione non è disponibile in Valle d’Aosta (0%). La percentuale è stabile nelle restanti 11 regioni e province autonome: Basilicata (al 4%), Calabria (9%), Campania (7%), Emilia Romagna (3%), Lombardia (2%), Marche (2%), Molise (3%), Pa Bolzano (1%), Pa Trento (4%), Puglia (5%), Sicilia (6%) e Veneto (2%).