E’ stabile al 2%, nelle 24 ore in Italia, la percentuale di terapie intensive occupate da parte di pazienti con Covid-19, ma il valore è in calo in 5 regioni: Calabria (3%), Liguria (2%), Lombardia (1%), Pa Trento (0%), Umbria (0%).
Così come è ferma al 7% l’occupazione dei posti nei reparti ospedalieri di ‘area non critica’, ma cala in 6 regioni: Campania (7%), Emilia Romagna (7%), Liguria (8%), Molise (3%), Piemonte (3%) e Valle d’Aosta (4%). Questo il quadro che emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) dell’8 giugno 2022, pubblicati oggi.
In 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica o ‘non critica’ occupata da parte di pazienti con Covid-19 cresce in Sardegna (6%) e Veneto (3%) ed è stabile in 13 regioni o province autonome: Abruzzo (al 12%), Basilicata (11%), Calabria (16%), Friuli Venezia Giulia (7%), Lazio (8%), Lombardia (5%), Marche (6%), Pa Bolzano (8%), Pa Trento (5%), Puglia (8%), Sicilia (14%), Toscana (4%), Umbria (15%). Nello stesso arco di tempo, l’occupazione dei posti nelle terapie intensive cresce in Friuli Venezia Giulia (2%), Molise (6%) e Piemonte (2%) mentre risulta stabile in 13 regioni o province autonome: Abruzzo (al 2%), Basilicata (0%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Lazio (3%), Marche (1%), Pa Bolzano (1%), Puglia (3%), Sardegna (3%), Sicilia (3%), Toscana (3%), Valle d’Aosta (0%) e Veneto (1%). (ANSA).