“Andiamo verso quota 100mila contagi da Covid a breve e, pensando ai contatti, in dieci giorni avremo potenzialmente dieci milioni di italiani in quarantena, a casa. Non possiamo permettercelo ne’ socialmente, ne’ dal punto di vista economico e tutto sommato neanche da un punto di vista sanitario. Servono regole diverse da quelle seguite nella prima, seconda e terza ondata“. Lo ha detto il direttore della clinica Malattie infettive del San Martino e professore presso l’universita’ di Genova, Matteo Bassetti, intervenendo oggi a Rai Radio Anch’io.
Secondo l’infettivologo, “il ragionamento sulle quarantene vale su due binari: per chi e’ positivo se e’ vaccinato fa una forma di raffreddore con sintomi diversi dalla fame d’aria legata all’insufficienza respiratoria legata alla polmonite del Covid iniziale. I positivi – ha detto Bassetti – dovrebbero avere una quarantena minore”, piu’ breve quindi. “Sui contatti invece – secondo Bassetti – la quarantena andrebbe tolta completamente. Il rischio e’ che il Paese si fermi, gia’ oggi le arrivita’ sono rallentate ma fortunatamente le scuole sono chiuse e siamo nella pausa natalizia. Ma cosa succedera’ il 15 gennaio?” ha osservato l’infettivologo. “Dovremmo rendere tutto piu’ dinamico, – ha concluso – qualche rischio c’e’ ma lo chiamerei rischio calcolato, come quello considerato dal presidente Draghi a maggio scorso“.