All’aumentare dei contagi si presenta subito la risposta del governo, che è pronto alla proroga del certificato verde fino al mese di marzo. Una mossa decisiva per cercare di coinvolgere i No Pass e No Vax, che fino ad ora si erano fatti i conti con il numero di tamponi e il costo mensile fino al 31 dicembre.
Insieme alla proposta per il Green Pass, che sembra avere già una certa sicurezza di applicazione, diverso è il discorso per lo stato d’emergenza. Con il numero più alto del mese, più di 4.000 contagi, se dovessero aumentare, allora anche lo stato d’emergenza subirebbe una proroga. Comunque ancora bisogna procedere con cautela, lo conferma il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, delineando le modalità con cui verranno passo passo eliminate le misure restrittive: prima il distanziamento, poi le mascherine al chiuso e infine il green pass.
Per quanto riguarda le terze dosi per gli restano obbligatorie. Da gennaio l’età prevista scenderà progressivamente dagli under 60, anche se non tutti sono coinvolti. Anche se i segnali del bollettino di ieri non sono affatto buoni. Oltre a superare i quattromila contagi, la pandemia imperversa nuovamente, facendo aumentare ricoveri e morti: 48 nelle ultime 48 ore.