“A fronte dei 343 contagi ufficiali ce ne sono almeno altri 800 non ancora caricati nel sistema dei dati del servizio epidemiologico dell’Asp. Senza uno screening urgente sulla popolazione scolastica impedirò la riapertura delle scuole lunedì”.
Lo dice Francesca Valenti, sindaco di Sciacca (Agrigento) annunciando di essere pronta a firmare un’ordinanza per fare slittare la chiusura delle scuole almeno fino al15 gennaio.
“Spero che il presidente Musumeci assuma una decisione per l’intera regione – aggiunge – ma se così non fosse io lo farò per il mio comune, perché qui non ci sono le condizioni per far tornare migliaia di bambini e ragazzi in classe e con questa situazione esplosiva“.
“Tracciamento dei casi Covid pressoché inesistente e caos organizzativo soprattutto nella scuola, dove alle misure insufficienti disposte dal governo nazionale si aggiungono anche l’incertezza e lo scaricabarile sui sindaci che, in zona gialla, non hanno alcun potere decisionale per un eventuale stop alla didattica in presenza“.
Lo dice il sindaco di Salemi, Domenico Venuti (Pd), intervenendo nel dibattito sull’apertura delle scuole, per quanto riguarda il centro trapanese, è confermata al 10 gennaio. L’Asp di Trapani ha, infatti emanato un provvedimento con il quale, secondo parametri scientifici, propone alla Regione l’istituzione della zona arancione per tutti i Comuni della provincia di Trapani ad eccezione di Salemi e Vita, dove in questo momento non si registrano alti parametri di contagio. Secondo Venuti “in questi ultimi giorni in Sicilia si è respirata un’aria di caos, la stessa che si respira ancora a 48 ore dal rientro in classe, per colpa di una macchina decisionale impreparata e disorganizzata, tanto sulla scuola quanto su tamponi e tracciamenti”.
Il sindaco critica l’ordinanza emanata ieri dal presidente della Regione, Nello Musumeci, che stabilisce la ‘Bper 42 Comuni dell’Isola: il provvedimento consente soltanto ai comuni in zona arancione di ritardare la riapertura delle scuole.
“Si è creato ulteriore caos – è l’opinione del sindaco di Salemi – e invece la storia recente ci aveva insegnato che si può venire fuori da situazioni difficili con provvedimenti omogenei. A due anni dallo scoppio della pandemia è inaccettabile assistere al caos e allo stato di incertezza di questi giorni. A questo si aggiunge l’assoluta mancanza di regole e prevenzione sul trasporto pubblico locale, la carenza di personale Asp per il tracciamento e la penuria di tamponi. Tutto ciò finisce per vanificare il generoso sforzo degli operatori sul campo. Questa impreparazione dei livelli decisionali, a due anni dall’arrivo del Covid, è inaccettabile“.