«Il turismo, ancora una volta, si appresta a saltare un altro appuntamento. Dopo la Pasqua, il Natale e il Capodanno del 2020, si continua anche con la Pasqua del 2021. Il settore sta continuando a pagare un prezzo troppo alto e senza la costruzione di un piano di rilancio, un vero e proprio “recovery fund” dedicato, diventa sempre più difficile immaginare la sopravvivenza di tante imprese e professionalità».
Il presidente di Federalberghi Palermo, Nicola Farrugio, lancia l’allarme sul momento che sta vivendo il turismo a causa della pandemia da coronavirus.
«Due le direttrici che dovrebbero essere individuate: sicuramente la prima nel breve periodo, necessaria per tenere in vita le aziende turistiche, con un serio decreto ristori, che contempli indennizzi equi e mirati, con incentivi fiscali, superbonus 110% esteso anche alle strutture ricettive, con politiche attive per il lavoro, ma anche un grande piano di investimenti per guardare con fiducia al futuro, con concessione di contributi a fondo perduto per l’ammodernamento delle strutture ricettive, e facilitazioni di accesso al credito. La competitività internazionale attraverso agevolazioni fiscali per tutte le imprese turistiche resta, a mio avviso, una delle priorità.
La proroga del bonus vacanza al 31 dicembre, ci fa capire che la strada sarà purtroppo ancora lunga e pertanto ogni azione/agevolazione deve diventare strutturale fino a quando saremo usciti definitivamente da questa crisi. Con il neo ministero del turismo occorrerà parlare di ”sistema Italia”; non si possono più immaginare regole diverse tra le regioni e addirittura tra comuni e comuni per un paese che unitariamente vorrà rilanciarsi attraverso l’economia che il turismo saprà generare. Un rafforzamento del settore deve essere elemento determinante del progetto di rilancio del Paese ma la strada la vedo ancora, ahimè, non prioritaria nei fatti, e difficilmente agibile».