Continuano gli assalti alle banche sul territorio palermitano ed inizia a crescere la paura nei cittadini. Un sentimento prima latente e poi sempre più esplicito e chiaro che comincia ad angosciare i palermitani.
“Ho smesso di parcheggiare la mia auto davanti a qualsiasi tipo di bancomat vicino casa. La paura è che facendolo saltare in aria, come già successo, finiscano per distruggermi la macchina”. Sono chiare le parole di Mirko ai nostri microfoni dopo l’ultimo sportello bancario fatto esplodere nella sua zona. “La situazione sta diventando veramente pericolosa. Com’è possibile che non ci sia alcun tipo di vigilanza? E le telecamere? Siamo rimasti abbandonati a noi stessi”, aggiunge.
Solo nei mesi di settembre e ottobre sono stati quattro i colpi andati a segno da sommarsi ai tentativi violenti ma non riusciti nel corso dell’anno (undici solo nel 2023). Purtroppo sembra che a detta degli esperti questi colpi non siano opera di veri e propri professionisti del settore rapine, e per queste ragioni molto più pericolosi.
“Ciò che mi preoccupa non è solo l’incolumità della mia macchina, quanto il fatto che possa essere travolto io stesso nell’esplosione di uno di questi bancomat. Io cerco di stare attento più che posso ma alla mia paura si aggiunge quella per la mia ragazza che viene spesso a trovarmi”. Il pericolo è infatti quello di essere colpiti da schegge di vetro o addirittura di acciaio che durante un’esplosione potrebbero essere potenzialmente fatali per chiunque si trovi nelle vicinanze: “È una fortuna che fino ad oggi nessuno si sia fatto male, ma per conto mio ho smesso di parcheggiare anche davanti i tabacchi che hanno i distributori di sigarette, anch’essi chissà potenziali bersagli”, conclude.
Oltre quella di Mirko sono tante le segnalazioni arrivate al nostro giornale che fotografano una situazione ormai al limite. Secondo le ricostruzioni degli ultimi “attentati”, i criminali agiscono in gruppi di tre o quattro ed il tutto non dura più di una manciata di minuti. La maggior parte di questi colpi vengono messi in atto quasi sempre di notte, ed in particolare il venerdì sera poiché i rapinatori sanno che gli istituti di credito caricano il denaro per il fine settimana. Una situazione quindi senz’altro con dietro delle dinamiche già consolidate. Una maggiore sicurezza da parte delle banche e un aumento delle pattuglie di vigilanza nelle zone più ad alto rischio potrebbero senz’altro garantire degli standard adeguati anche per una grande città metropolitana come Palermo. La paura è che se non si dovesse intervenire celermente possa prima o poi “scapparci il morto”.