La variante Delta avanza in Italia e nell’arco di un mese i casi sono quadruplicati, passando dal 4.2% del totale delle infezioni in maggio al 16,8% in giugno. Sono numeri ancora bassi, quelli preliminari forniti dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), in attesa dei risultati completi dell’indagine lampo, così come sono bassi i numeri dell’epidemia di Covid-19 nel nostro Paese.
La più diffusa rimane ancora la variante Alfa al 74,92%. Tuttavia il ritmo al quale sta aumentando la circolazione della variante Delta è un campanello d’allarme, tanto che “serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento”, ha detto il premier Mario Draghi.
DRAGHI: “NON SIAMO FUORI DALLA PANDEMIA, SERVE ATTENZIONE”
“La pandemia non è finita, non se siamo ancora fuori, va ancora affrontata con determinazione, attenzione e vigilanza”. Lo ha detto ieri il premier Mario Draghi in conferenza stampa dopo il Consiglio Ue.
In Gran Bretagna, ha avvertito, “La variante Delta sta creando incertezza anche sulla ripresa economica”. “A settembre – ha detto – non vogliamo trovarci nella stessa situazione dello scorso anno. In un anno avremo pure imparato qualcosa”. “In Italia” di fronte alla variante Delta “serve continuare con determinazione la campagna vaccinale, continuare e aumentare i tamponi, aumentare il sequenziamento”.
SUI VACCINI
“Occorre un rinforzo e forse una riforma dell’Ema”. Sui vaccini “la contestazione è stata che lo Sputnik non è riuscito ad ottenere l’approvazione dell’Ema e forse non lo sarà mai. Il vaccino cinese non è adeguato ad affrontare la pandemia”.
LOCATELLI: “VARIANTE DELTA PIU’ CONTAGIOSA”
Sulla variante Delta è intervenuto anche Franco Locatelli, il coordinatore del Comitato tecnico scientifico e presidente del Consiglio superiore di Sanità.
Locatelli ammonisce: «Una sola dose di vaccino non copre adeguatamente”; è necessario “completare il ciclo vaccinale. Ma lo ripeto, ancora con questo virus non è finita. Bisogna continuare a mantenere le misure necessarie». La variante, “solleva preoccupazione perché è più contagiosa e può provocare patologie significative nei soggetti non vaccinati o in chi ha una sola dose di vaccino. Per questo è importante progredire con la campagna vaccinale”.