Ogni anno sempre, purtroppo, la stessa storia. I dipendenti del Consorzio di bonifica Ag3 costretti a incrociare le braccia perché senza stipendio da mesi. Una situazione a cui non si riesce a mettere la parola fine e che tanti problemi crea alle famiglie e, di conseguenza a chi di agricoltura vive . Il Consorzio di Tutela Arancia di Ribera DOP, ha incontrato i dipendenti del Consorzio, prima di tutto per esprimere solidarietà ed appoggio incondizionato. Il presidente del Consorzio di tutela Arancia di Ribera Dop, Salvatore Daino ha voluto incontrare i rappresentanti dei lavoratori del Consorzio di Bonifica Ag3 appartenenti a tutte le sigle sindacali Franco Colletti e Leonardo Mulè.
Salvatore Daino è un fiume in piena. “Non si capisce ancora oggi – continua il presidente del Consorzio di tutela dell’ Arancia di Ribera Dop – quante irrigazioni verranno garantite. Vogliamo capire, inoltre, se vi è la volontà di ridurre una programmazione di prelievo prevista per fine febbraio 2026 al fine di svincolare qualche altro milione di metri cubi utili per ottenere un altra irrigazione di soccorso. Chiedo al governo regionale, cosa si è fatto per evitare la perdita di acqua stimata oltre il 60% a causa delle reti fatiscenti colabrodo in tutte le parti”.
Daino, si rivolge anche agli altri enti preposti nella vicenda ossia al Presidente della Regione Schifani, all’Assessorato regionale all’Agricoltura e al Commissario del consorzio di Bonifica, Giarraputo. “La protesta dei lavoratori del Consorzio di Bonifica 3, i quali hanno deciso di istituire un presidio permanente presso la sede di Contrada Spataro a Ribera, svolgendo comunque la loro attività lavorativa, per la mancata corresponsione degli stipendi – continua Daino – era nell’aria. A detta dei sindacati dei lavoratori, Flai Cgil e Filbi Uil, non c’era altro modo per farsi sentire dopo le varie contrattazioni che non hanno risolto nulla. E’ inammissibile il silenzio delle istituzioni dopo che le stesse avevano promesso, più volte, di risolvere il problema in tempi brevi. Nonostante le rassicurazioni del direttore generale del Consorzio di Bonifica, Giovanni Tomasino, d’intesa con l’assessore regionale all’Agricoltura, sul pagamento di almeno due mensilità arretrate, a oggi i lavoratori non hanno ricevuto nulla. Intanto, la crisi si aggrava: il Consorzio ha ricevuto un nuovo pignoramento da parte di Enel per un debito di oltre 3,6 milioni di euro legato a forniture energetiche non saldate. Tra l’altro appare molto preoccupante il quadro descritto dai sindacati che in assenza di un piano per il Consorzio in tempi rapidi, si rischiano nuovi pignoramenti, insomma, il Consorzio rischia di collassare definitivamente. Al momento, appare improcrastinabile il pagamento degli stipendi e, per questo motivo chiedo al Governatore della Sicilia, Renato Schifani, una sua forte presa di posizione. Solo in questo modo si potrà sbrogliare la matassa ed evitare che questo problema possa ripetersi anche nei mesi a venire. Bisogna scongiurare il collasso dell’intera stagione irrigua, vitale per l’economia agricola del territorio“. La protesta, nel frattempo, va avanti, mentre la pazienza e le risorse dei dipendenti sembrano ormai
esaurite.