Quella di Cristina Puglisi Rossitto è una storia al contrario, quella di una donna che da Milano si sposta a Messina ed è qui che mette radici e casa. Quella di una donna che da single con un neonato in una città lontanissima dalla sua si rimbocca le maniche e si reinventa la vita.
E per lei la vita è soprattutto dare agli altri. Soprattutto gli Invisibili, gli ultimi, quelli che dormono alla stazione ferroviaria, e che nessuno guarda scendendo dai treni. Inizia così, con l’associazione Gli Invisibili a mettere su una catena del bene che riguarda tutti quelli che, per le mille strade impervie della vita, si sono trovati a terra, si sono scoperti fragili. Non solo i senza tetto, ma anche quanti vivono in silenzio la discesa verso la povertà. Quindi tutte le iniziative collegate al pane sospeso, ai farmaci, alla spesa solidale, ai giocattoli e ai doni che puntualmente ogni anno vengono donati a Piazza Cairoli da Babbo Natale in una festa che è fatta di pacchi nuovissimi, fiocchi e sorrisi.
C’è poi Benefit, la boutique solidale (QUI), pensata per chi entra e può scegliere esattamente come in un negozio del centro. Non è un luogo dove lasciare stracci o vestiti vecchi e malandati di seconda mano, ma una vera e propria boutique che regala gioia sia a chi riceve che a chi dona. Perchè, come dice sempre “il bene è bello”. Così nonostante gli ostacoli e il covid, Benefit cresce, si arricchisce di iniziative collaterali e oggi siamo già a Benefit 2.0 che punta al riciclo, che guarda ai Paesi dell’Africa (QUI) dove le discariche di abiti di tutto il mondo contribuscono alla devastazione dell’ambiente. Nasce la sartoria sociale, che dà lavoro e attraverso il riuso fa la sua parte contro il cambiamento climatico (QUI)
Parallelamente c’è Donhaus, fin dove è stato possibile, una sorta di “supermercato” per chi non ha le possibilità economiche e vede anche nella spesa un muro impossibile da scalare. A volte c’è chi deve scegliere tra la fame e l’affitto, tra la carne e le spese scolastiche o le cure sanitarie.
Benefit non solo non si è fermata ed ha fatto la sua parte in questa guerra in Ucraina ma sta iniziando ad aprire sedi in provincia di Messina. L’attuale sede in via Maregrosso infatti, pur ampia, dà risposte ad migliaia di famiglie. Benefit inoltre ha “inventato” la bag per i migranti che vengono accolti nel porto di Messina e sta per avviare altri progetti anche con Messina servizi bene comune per la raccolta degli abiti dismessi. Se guardi bene scopri che la solidarietà è un pò come un pozzo che non ha fine, è contagiosa.