“Cosa ho chiesto a Renzi? Gli ho detto: non ti chiedo di candidarmi, ma di fare le primarie. E lui? Le prenderà in considerazione“.
Sono le parole del presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, in un’intervista pubblicata sul quotidiano “La Repubblica”. Crocetta ne ha per tutti, alleati e non, e cerca – a modo suo – di fare pressing sul Pd e sulla sua maggioranza.
“Si va verso la candidatura del rettore Micari? Ma non avrà neanche tempo di fare la campagna elettorale, è un tecnico poco conosciuto, faccia le primarie come tutti. O e’ lesa maestà per un rettore doversi sporcare le mani. Mi candido solo per ottenere in cambio qualcosa dal Pd? Il potere non mi ha mai interessato. Lei crede davvero che un presidente uscente non potrebbe, nel farsi da parte, negoziare un accordo? Suvvia! I Cinquestelle possono vincere? Non credo. Il loro tour e’ un insuccesso. Cinque anni fa c’erano 5 mila persone ogni sera, stavolta sono poche centinaia. Se il centrosinistra si presenta unito vince. Favorevole ad Alfano? Perché no? Ho due suoi assessori in giunta. L’importante e’ che siano persone perbene. Conta il progetto. Se si punta a uno schema moderato, allora si’ che vince l’M5s: serve radicalità”.
Crocetta aveva promesso l’abolizione delle Province e alla fine sono risorte. “Ma io non ho una maggioranza in assemblea. E non ci sarà neanche per chi verrà dopo di me. Vede, io ho fatto il lavoro sporco e ora mi dicono: ‘Vattene!’. C’e’ un pezzo del Pd che sotto sotto lavora per il ritorno di Cuffaro al potere sotto mentite spoglie. Chi sarebbe il candidato di Cuffaro? L’ex assessore Roberto Lagalla. Se non fosse stato per me, che l’ho smascherato, sarebbe lui il candidato del Pd. Chi candideranno alla fine, nel centrosinistra? Potrebbero candidare me, per esempio“.