Un enorme patrimonio immobiliare di valore e spesso di prestigio che non soltanto in passato è stato dimenticato e lasciato in condizioni di abbandono, ma è stato ignorato al punto che le amministrazioni comunali hanno sborsato ogni anno risorse importanti in affitti. Un tesoro sotto gli occhi che grazie all’azione della società partecipata Patrimonio inizia ad essere censito, valutato, valorizzato, utilizzato.
Ospite della 58esima puntata di donna Sarina è il presidente della Patrimonio Messina, l’avvocato Maurizio Cacace che ha preso il testimone da Roberto Cicala entrato in giunta Basile nell’ottobre 2022. La partecipata Patrimonio nasce da un’intuizione dell’ex sindaco Cateno De Luca, portata avanti dal sindaco Federico Basile e che nei fatti ha realmente dato una marcia in più ed un metodo europee e moderno per far sì che un patrimonio immobiliare enorme venga adeguatamente utilizzato, con notevole risparmio per le casse comunali.
“Stiamo facendo un lavoro certosino di censimento, avviato dall’ex presidente e oggi assessore Roberto Cicala immobile per immobile. Un’azione indispensabile che comporta verifiche tecniche, sopralluoghi, attività di catalogazione del materiale anche fotografico e studi preliminari sui costi di adeguamento dei singoli immobili. Così facendo si ottimizzano i costi, si ha conoscenza e monitoraggio del patrimonio complessivo, si può lavorare sul fronte della programmazione, dell’intercettazione delle risorse necessarie nonché la possibilità di utilizzare e valorizzare gli immobili dopo gli interventi oppure venderli”.
Un’azione talmente capillare e risolutiva che ha comportato dopo 30 anni di dibattiti alla soluzione per il Palagiustizia Bis, grazie all’acquisizione di due storici edifici (ex Banco di Roma ed ex Cassa Depositi e Prestiti) in tempi europei. Entro la metà del 2025 è previsto il doppio taglio del nastro.
Come spiega nel corso della puntata di donna Sarina il presidente Cacace l’attività di censimento del patrimonio comporterà la possibilità di vendere, riqualificare, adeguare gli immobili ma anche operare in ambito sociale. Con il nuovo contratto di servizio infatti la Patrimonio può gestire gli alloggi Erp (edilizia residenziale pubblica) destinati ad esempio ai casi di emergenza abitativa e non collegati alla legge sul risanamento. Grazie ad una recentissima convenzione siglata tra la Patrimonio e il Comune la partecipata acquisterà (seguendo lo stesso metodo adottato da ArisMe) 160 immobili tramite avviso pubblico da destinare all’edilizia residenziale pubblica. Gli immobili dovranno essere rifiniti e con infissi e impianti a norma. Ci sono poi i beni confiscati alla mafia e che in un anno e mezzo sono stati assegnati ad associazioni o enti che hanno presentato progetti di grandissimo valore sociale. Dal 2022, quando si è insediato alla presidenza della Patrimonio, su 22 immobili confiscati ne sono stati assegnati già 20 ed altri tre sono stati acquisiti di recenti e a breve sarà pubblicato il nuovo avviso.
Infine nei giorni scorsi si è proceduto con l’avviso per istituire un elenco di operatori interessati alla gestione delle case dell’acqua (l’ipotesi è arrivare a poterne realizzare una per ogni municipalità almeno all’inizio).