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Puntata 52

Giovani e violenze, bullismo, suicidi. Lo psicoterapeuta Costantino a donna Sarina: “Gli abbiamo raccontato un mondo che non esiste” CLICCA PER IL VIDEO

mercoledì 14 Febbraio 2024

Quando incontro i giovani nelle scuole dico loro che la fragilità non è sinonimo di debolezza, ma di ricchezza. Faccio l’esempio del cristallo che è puro, limpido ed è estremamente bello. L’altro giorno una ragazza a fine incontro si è avvicinata e mi ha detto: io oggi mi sento un cristallo, grazie di avermelo fatto capire”. Ex garante del comune di Messina per l’infanzia e l’adolescenza, psicoanalista e psicoterapeuta, giudice onorario, Fabio Costantino è l’ospite della 52esima puntata di donna Sarina.

Il disagio giovanile in tutte le sue sfaccettature è argomento di estrema, purtroppo, attualità. Violenza in progressivo aumento, stupri di gruppo, reati contro la persona, percentuali altissime di dispersione scolastica, bullismo, autolesionismo, sono fenomeni allarmanti che devono spingere la comunità ad interrogarsi. Solo a Messina nelle ultime settimane si sono verificati due accoltellamenti che hanno coinvolto adolescenti e nel 2023 i suicidi di minori sono stati sei, un dato a dir poco agghiacciante che purtroppo va di pari passo con i tentativi di suicidi. Un malessere profondo che è trasversale e non riguarda più i cosiddetti quartieri a rischio.

I reati di minori purtroppo negli ultimi anni sono aumentati in modo esponenziali, un aumento del 1.200 per cento….Faccio un esempio, se prima in un anno si registravano 187 casi nel 2021 sono stati 1.400 e nel 2022 sono stati 2.400. In due anni i casi si sono moltiplicati ed è un numero che quando avremo i dati del 2023 sarà sicuramente destinato a crescere”.

Un elemento che caratterizza il nostro territorio, ci spiega Fabio Costantino, è il verificarsi di reati violenti, quindi quelli contro la persona, le risse, le aggressioni, oltre al fatto che l’età di chi fa uso di droghe pesanti si è abbassata in modo preoccupante. “Ci sono bambini di 12 anni che fanno uso di crack ed è un fenomeno trasversale non riguarda solo i rioni più a rischio. Abbiamo segnali precisi che indicano come i ragazzini facciano uso di droghe pesanti sin da subito. Aggiungo che in studio da me ormai quotidianamente vengono famiglie spaventate perché sono in aumento tra gli adolescenti e i bambini fenomeni di autolesionismo e tentativi di suicidio”.

Gran parte di questo malessere giovanile è “emerso” agli occhi della società nel periodo covid e immediatamente post covid e con il lockdown si è registrato il picco di ricoveri nei reparti di neuropsichiatria infantile nonché richieste di supporto di tipo psicologico e psicoterapeutico. Non a caso si stanno varando normative in materia proprio per dare risposte più concrete ad un’emergenza nazionale.

Costantino, che si è dimesso da Garante per l’infanzia e per l’adolescenza al Comune di Messina nella primavera del 2022 alla vigilia delle amministrative per dare modo alla nuova amministrazione di nominare un successore (in realtà ancora oggi non è stato sostituito ma la nomina dovrebbe arrivare nei prossimi giorni) incontra tantissimi studenti nelle scuole, in particolare istituti superiori come Cuppari, Archimede, Caio Duilio, Quasimodo. In programma incontri al Basile, Verona Trento, Catalfamo, Minutoli. Sono gli stessi studenti che, dopo il primo incontro chiedono a Costantino di tornare, perché c’è davvero tantissimo bisogno di parlare, essere ascoltati, compresi, dialogare.

Gli abbiamo raccontato un mondo che non esiste, che i risultati si raggiungono facilmente, li abbiamo coccolati, sono figli del nostro narcisismo. Uso una frase che è di Gustavo Pietropolli Charmet noi nella culla avevamo Edipo, sfidavamo i nostri genitori, avevamo il senso di colpa e la ribellione. Oggi in culla c’è Narciso, li cresciamo così”.

Una società che delega ad altri la crescita dei figli, incapace di dire di no ed anzi incapace di spiegare che esistono i no, che lascia i bambini davanti a cellulari e play station, che arriva a prendere a pugni presidi e docenti, è ripiegata su sé stessa irrimediabilmente. In Sicilia poi la situazione è peggiorata da una percentuale altissima di dispersione scolastica, “quella che arriva in Tribunale, al momento del reato è la storia del ragazzo e in quella storia c’è spesso quell’abbandono scolastico che non viene rilevata e risolta in tempo”.

Nato in una famiglia semplice, papà operaio mamma casalinga, Fabio Costantino sin da piccolo ha avuto un insegnamento fondamentale: mai perdere neanche un giorno di scuola. Alla psicologia si è appassionato all’Università di Palermo “studiavamo negli scantinati ma il livello dei professori era altissimo, lì ho trovato veri maestri”. Sposato con una neuropsichiatra infantile “il mio cielo ed i miei piedi”, ha tre bambini e la cagnolina Sissy. Senza dubbio una figura di riferimento professionale, non solo per Costantino ma per quanti a Messina operano nel settore del diritto minorile è Lucia Natoli direttore dell’ufficio servizi sociali del Tribunale dei minori, morta nel rogo del rifugio del Falco a Patti nell’agosto del 2007. A lei si deve l’aver posto le basi di un approccio e di un’organizzazione che ha messo i bisogni dei minori al centro.

E’ da lì che dobbiamo ricominciare. Messina Social City ha 1300 operatori, è una partecipata importantissima ma non riesce ad impattare nel territorio. La MSC è giusta ma al centro deve esserci il servizio sociale professionale. Ad esempio da troppo tempo non si fanno corsi di formazione che invece sono importanti perché il disagio dei minori oggi non è più quello di 20 anni fa. Oggi, come aveva compreso Lucia Natoli il disagio non è solo psicologico ma psicosociale

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