Il 2024 è l’anno del risanamento, anzi di quella nuova filosofia dello “sbaraccamento” che sta cambiando il volto delle aree interessate e che nel dare risposta a centinaia di famiglie sta portando avanti quello che in decenni non è stato fatto.
E in più ArisMe sta seguendo la linea del rispetto delle regole e della legalità in una selva di comportamenti di nuclei familiari che hanno portato ad occupazioni abusive o senza pagare il canone. Ecco perché quando il presidente dell’Agenzia per il risanamento di Messina Vincenzo La Cava spiega: “io vorrei che un giorno mio figlio passando da una delle zone risanate dicesse, anche mio padre ha dato il suo contributo”, si capisce che davvero la meta è condivisa e non è lontano.
E’ l’avvocato Vincenzo La Cava, presidente ArisMe, l’ospite della puntata 48 di donna Sarina. “Innamorato pazzo” della sua città, ha lasciato l’Università di Messina per continuare a studiare a Bologna quando si è scontrato con i vecchi metodi che nulla hanno a che vedere col merito. Appena laureato vi ha fatto ritorno per spendersi per Messina anche quando tutti gli dicevano “non fare l’avvocato a Messina, i clienti ti pagano con le cassette di pesce quando va bene”. Invece non soltanto è tornato ma oggi, tanti anni dopo, ha uno studio legale premiato a livello nazionale e che si occupa con successo di procedure concorsuali, diritti dei consumatori, diritto del lavoro, diritto amministrativo, diritto scolastico e diritto penale e promuove azioni collettive a tutela dei diritti di alcune categorie di lavoratori. Ha iniziato difendendo le insegnanti e gli insegnanti “bloccati al nord” poi si è specializzato in diritto scolastico.
Non ha mai fatto politica attiva fin quando non è entrato in scena nello Stretto Cateno De Luca e da quel momento ha visto come son cambiate le cose. Poi quando a febbraio 2022 De Luca si è dimesso ed è iniziata la campagna elettorale “ho deciso di fare la mia parte in modo attivo per evitare che Messina tornasse indietro nel passato con la vittoria di chi ci aveva portato a quel punto. Sono sempre stato amico di Cateno, ma ho deciso di fare di più, mi sono candidato non per essere eletto ma per contribuire alla vittoria di Federico Basile. Dobbiamo dare un futuro diverso ai nostri figli”.
Come presidente ArisMe, in piena sintonia con il sub commissario al risanamento Marcello Scurria e con l’amministrazione Basile, sta lavorando h24 per portare a conclusione il percorso (QUI). Non sempre è facile, ma la filosofia di non creare più “ghetti” e casermoni e prediligere appartamenti acquistati nei vari punti della città puntando su inclusione e integrazione (insieme ai percorsi di Qualità dell’abitare), funziona. Le famiglie in graduatoria possono “scegliere” le abitazioni tra quelle indicate, attraverso veri e propri tour QUI. La priorità nei mesi scorsi è stata data a famiglie con disabili o fragili. Inoltre là dove c’erano baracche si passa subito alla demolizione ed alla bonifica e alla creazione di parchi e spazi verdi (sta già accadendo a Camaro Sottomontagna). Non è facile, c’è chi dopo una vita in baracca ha ritrosie a cambiare o si sente sradicato, oppure, e questi sono i casi più spinosi, c’è chi vive nell’illegalità occupando alloggi senza essere assegnatario o senza aver pagato (QUI) . Ma la determinazione non manca al presidente La Cava che quando passa davanti all’ex rione Taormina dove c’erano le baraccopoli pensa a suo figlio “vorrei che fosse orgoglioso di come stiamo cambiando in meglio Messina”