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La manifestazione

Da principessa a Cenerentola, la triste parabola della Settimana di Musica Sacra di Monreale abbandonata per la catanese Belliniana

venerdì 27 Settembre 2024

Un milione di euro dall’assessorato regionale al Turismo per il tandem musicale “La Belliniana- Settimana Musica Sacra di Monreale”, peccato che soltanto 10 mila euro siano stati destinati alla rassegna monrealese.

I dati – forniti dalla dirigente generale dell’assessorato al Turismo Maria Concetta Antinoro, nel corso della conferenza stampa nell’arcivescovado della città normanna – hanno lasciato di stucco i presenti ed è scoppiata la polemica. Attoniti i partecipanti: l’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi, il Commissario straordinario della Foss Margherita Rizza, il vicesindaco Roberto Oddo e Dario Oliveri della Foss. Assente l’assessore al Turismo, Elvira Amata, da giorni a Siracusa per il G7 dell’agricoltura organizzata dal ministro Francesco Lollobrigida.

“Abbiamo legato due manifestazioni – ha commentato con evidente imbarazzo Maria Concetta Antinoroche si svolgono entrambe in autunno con un unico finanziamento di un milione di euro, ma vivono di vita propria. Per la musica sacra 10 mila euro. Purtroppo quest’anno c’è stata una contrazione dei finanziamenti di cui ha risentito anche Monreale”. 

La legge dei numeri sembrerebbe impietosa, perché una buona parte delle somme previste nel capitolo di finanziamento sembra sia stata destinata alla manifestazione catanese- appena alla sua quarta edizione – lasciando ad una kermesse che vanta 66 anni di storia pochissime risorse. Sembrerebbe che ci sia una attenzione “catanocentrica”, con il risultato che il Governo regionale ha lasciato a secco una delle manifestazioni musicali più antiche d’Europa.

Agli appassionati del genere rimane l’amaro in bocca per un programma 2024 lontano dallo smalto internazionale delle ultime edizioni, che vantavano artisti del calibro di Sir John Gardiner, Ton Coopman, Monteverde Choir, Mario Brunello, Sergej Krylov. Un triplo salto all’indietro di cui la Provincia di Palermo non sentiva il bisogno e, meno che mai, il suo turismo autunnale.

Renato Schifani

In riferimento alle polemiche sul finanziamento ridotto per la Settimana di Musica sacra di Monreale, Palazzo d’Orleans non commenta, ma si riserva di fare un approfondimento con l’assessorato al Turismo.

Marco Intravaia
Marco Intravaia

“Resto attonito dalle notizie che trapelano dalla conferenza stampa svoltasi oggi per la presentazione della Settimana di Musica Sacra di Monreale, e cioè che alla manifestazione che si svolge nel duomo Unesco, giunta alla 66esima edizione, sarebbero stati destinati solo 10 mila euro per la promozione promo-pubblicitaria, a fronte di un finanziamento complessivo, comprendente anche la Belliniana, di un milione di euro”. Il deputato regionale di FI Marco Intravaia, che è anche presidente del Consiglio comunale di Monreale, non nasconde la sua amarezza per quanto sarebbe emerso nel corso della conferenza stampa e che sembrerebbe penalizzare la kermesse monrealese.
“Non sono in possesso degli atti e presenterò un’interrogazione parlamentare per dipanare ogni dubbio, ma se le cifre fornite dal direttore generale al Turismo Antinoro corrispondessero al vero, sarebbe una situazione di una gravità inaudita. Certo abbiamo un dato oggettivo incontestabile: l’avviso per l’affidamento emesso dall’assessorato al Turismo che non prevede discrepanza economica fra l’appuntamento catanese e quello monrealese. Mi rendo conto delle ristrettezze finanziarie, e nulla intendo sottrarre al valore artistico della “Belliniana” catanese, ma destinare solo l’1 per cento delle risorse complessive previste ad una manifestazione che ha 66 anni di storia è incomprensibile non soltanto sul piano politico, ma soprattutto culturale. L’assessore al Turismo Elvira Amata, non presente oggi a Monreale, dovrebbe chiarire le motivazioni di una scelta così sbilanciata, dopo avere deciso di accorpare in un unico capitolo due manifestazioni molto diverse fra di loro. La Settimana negli ultimi anni era molto cresciuta e aveva ospitato artisti di livello internazionale. Il programma di oggi sembra subire le conseguenze di una decurtazione finanziaria verticale e immotivata che penalizza i contenuti artistici e la capacità attrattiva”.

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