Giorno di festa per i 690mila studenti siciliani, tornati oggi tra i banchi di scuola dopo due anni di lezioni in Dad a causa della pandemia. Dai dati dell’ufficio scolastico regionale, resi noti dall’assessore Roberto Lagalla, emerge che il 94% del personale ha ricevuto almeno una dose di vaccino e che uno studente su due risulta immunizzato.
A Palermo, all’istituto comprensivo Don Milani, la prima lezione si è concentrata proprio sulle regole anticovid, green pass, tamponi salivali, banchi monoposto, mascherine e distanziamento sociale. Argomenti di discussione anche tra gli studenti delle altre scuola della città “Molti ragazzi della quinta si sono rivisti dopo diversi mesi – dice il dirigente scolastico dell’Istituto Alberghiero “Piazza”, Vito Pecoraro – C’erano studenti che non si incontravano da marzo. Oggi hanno fatto il loro ingresso a scuola tutte le quinte e alcune prime. Tutto si è svolto regolarmente”.
“Andremo a regime con tutte le classi in presenza – aggiunge il preside – mercoledì prossimo. Abbiamo una percentuale altissima di immunizzati tra i docenti e il personale. Solo 20 su oltre 400 non sono vaccinati, ma alcuni hanno l’esenzione. Abbiamo notato inoltre che molti studenti delle quinte sono vaccinati. Comunque il 21 settembre avremo qui i medici dell’Asp che eseguiranno i vaccini a quanti lo vorranno fare”.
Nessun problema con il green pass e con la piattaforma messa a disposizione delle scuole. “E’ stato tutto molto veloce. Non ci sono stati intoppi – dice Maria Vodola, preside del liceo classico “Garibaldi” – Oggi sono entrate le prime a sabato i ragazzi saranno tutti in presenza. Vedere di nuovo le classi piene è stato bellissimo. Noi lavoriamo per gli studenti e vedere di nuova la scuola con i ragazzi è una bella sensazione. Anche i ragazzi erano felici di tornare a scuola”.
Allo Zen2 l’anno scolastico è iniziato con il sostegno da parte dei volontari agli studenti di famiglie che hanno gravi problemi economici. “Oggi abbiamo consegnato cento kit scolastici alle famiglie inserite nel programma di contrasto alla povertà ‘varcare la soglia’ – dice Maria Francesca D’Alia della fondazione Albero della Vita – Sono famiglia con grave disagio dove i genitori hanno perso il lavoro e non riescono ad offrire ai loro bimbi il necessario per frequentare la scuola”.