Il voto di ieri all’Ars sulla “nuova sanatoria edilizia” continua a suscitare reazioni e polemiche, anche se al momento non ha ancora alcun effetto di legge poiché manca ancora un passaggio d’aula.
La norma, stralciata dal disegno di legge sull’edilizia nel quale era stata inizialmente inserita, di fatto prevede la possibilità di sanare i fabbricati realizzati in aree di inedificabilità relativa, ma deve ancora avere il voto finale del parlamento regionale che potrebbe arrivare già la prossima settimana.
La decisione di separare l’articolo 20 (sulla sanatoria) dal resto del disegno di legge sull’edilizia è stata presa ieri nel corso della seduta d’aula dalla Presidenza dell’Ars, anche alla luce del rischio di una possibile impugnativa da parte del Consiglio dei Ministri. Il presidente Gianfranco Miccichè ha dunque separato il destino della sanatoria da quello del ddl sull’edilizia, per far si che una eventuale impugnativa non blocchi ulteriormente il resto delle norme di settore contenute negli altri articoli del ddl.