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Il comizio

De Luca: “Basta con gli sciacalli dell’acqua, Taormina non ruba niente a Messina”

venerdì 30 Agosto 2024

Il sindaco di Taormina al contrattacco sulla polemica dell’acqua. Cateno De Luca ha tenuto giovedì sera un infuocato comizio in piazza IX Aprile replicando alle contestazioni sulle strategie poste in essere a Taormina per fronteggiare la carenza idrica, tra le quali una nuova fonte individuata a Castelmola in contrada Sifone e prima ancora il vettoriamento con Messina.

“A Taormina – ha spiegato De Luca – da luglio a settembre c’era da tanti anni una carenza a Taormina di 25 litri al secondo e questo accadeva a volte anche a giugno. C’era una carenza e il problema si ripeteva. Nel 2024 cosa abbiamo fatto, il tanto discusso iter di vettoriamento dell’acqua e siamo riusciti a fare fronte all’esigenza immettendo nel sistema la stessa quantità del fabbisogno. Abbiamo sopperito a quei 25 l/s che era la carenza che puntualmente si ripeteva a Taormina. Nel 2023 si immetteva nel sistema 165 l/s con la carenza di 25 l/s e nel 2024 si sono risparmiati 9 litri al secondo ed è stato posto rimedio alla carenza, avendo l’acqua per 24 ore al giorno. A Taormina avevamo 2 milioni e 300 mila euro di costi all’anno e si è lavorato in questa direzione per razionalizzare i costi e per la ricerca di nuovi fonti idriche. Per arrivare ad efficientare il sistema idrico abbiamo stimato che servono almeno 16 milioni di euro. I contatori sono quelli del 1908. Il fenomeno dei morti che consumano acqua è alta, 2 mila e 200 utenze intestate ai morti è un dato di fatto. Serve il completamento della digitalizzazione e ricerca delle perdite, per un impegno di 6 milioni e 310 mila euro. Poi bisogna sistemare i serbatoi che sono in condizioni indescrivibili, e questo costa altri 6 milioni e mezzo di euro. E infine vanno eseguiti dei lavori urgenti di messa in sicurezza degli impianti. Questa è l’eredità che ho ricevuto e sulla quale si sta lavorando. Ad Asm era stato calato il “pacco”, anche qui, da chi c’era prima di noi, della gestione economica del servizio e ci siamo subito ripresi noi, come Comune, il servizio”.

“In questa stagione non ci siamo salvati per caso. Abbiamo fatto i primi interventi urgenti per colmare quel deficit di 25 litri al secondo. Nonostante il dissesto abbiamo lavorato con Asm per evitare che ci fosse la solita emergenza estiva, tenendo conto che in passato se si danneggiava una pompa non ne esisteva neanche una di riserva. Si mettevano pezze alla meno peggio. E’ chiaro che, come detto, bisogna fare interventi più radicali. Ci siamo mossi per l’intercettazione di una falda acquifera. Il 17 luglio abbiamo chiesto alla Cabina di Regia che venissero finanziati quattro progetti, tra cui quello di Sifone. Io ad un certo punto ho detto: “Intanto inizio per i fatti miei e faccio un’ordinanza”. Siamo al 29 agosto e la Cabina di Regia ad oggi non mi ha ancora risposto. Io nel frattempo sono andato avanti e il 12 agosto abbiamo fatto un atto di indirizzo sulla gestione del servizio idrico. E abbiamo individuato una strategia insieme a Castelmola, dove si trova contrada Sifone per fare delle indagini sulla falda”.

“Il mondo sa che non siamo amici con il sindaco di Castelmola ma devo ringraziarlo, perché ha dato l’ok al pozzo che abbiamo individuato e ora faremo altre ricerche. Taormina anticiperà i soldi e poi l’acqua la divideremo al 50%, dando la possibilità a Castelmola di ristorare quegli importi nei prossimi tre anni. La leale collaborazione ci ha consentito di stabilire un percorso condiviso. A Castelmola qualche consigliere di opposizione, di Sud chiama Nord, ha fatto delle osservazioni nei confronti del sindaco sulle quali lo invito a fare un passo indietro. Orlando Russo è stato corretto e non merita quelle critiche”.

Poi la replica di De Luca su Messina:A Messina negli ultimi 20 anni ha governato tutto l’arco costituzionale della politica. Io ho governato per 44 mesi e a differenza di tutti gli altri ha portato i risultati e Basile sta dando continuità al nostro lavoro che ha prodotto una svolta a Messina. In 5 anni si pretende da me da Basile quello che non è stato fatto per tanti anni. A Messina l’acqua nel 2018 arrivava per 12 ore, quando mi sono insediato io come sindaco e nel 2022 si è arrivati a 18. Io ho dato la prima spallata, e Basile sta proseguendo il mio lavoro, rimediando a disastri di 20-30 anni. In 5 anni il debito syll’acqua è stato abbattuto del 40% e al contempo è stato garantito il servizio. E il parco progetti? Prima di me non c’era niente. Ci si era assuefatti a 12 ore di fornitura idrica, abbiamo trovato le sabbie mobili. Abbiamo fatto 110 milioni di parco progetti per la rete idrica. Abbiamo portato 50 milioni di euro di finanziamenti, cose mai viste e mai fatte in 50 anni. Il parco progetti che abbiamo fatto è a disposizione di tutti, è un dato di fatto. Così si risolverà il problema idrico di Messina, noi a Taormina non abbiamo rubato niente alla Città di Messina”. 

“In Sicilia, in tutta l’isola, la crisi idrica di cui parliamo adesso è iniziata nel 2022, e la Regione Siciliana se vuole le soluzioni per affrontare questa crisi le può trovare. Se fossi stato io il presidente della Regione avrei preso i 5 miliardi di progetti di cui vi è necessità di realizzare e intanto li avrei fatti approvare. I sindaci possono essere soggetti attuatori. L’ordinanza della presidenza del Consiglio dei Ministri sulla dichiarazione dello stato di emergenza è la cartina di tornasole della vicenda. Si può fare in 30 giorni quello che noi aspettiamo di realizzare in 3 anni. Con i poteri previsti in quella ordinanza si può fare la qualsiasi per arrivare a una svolta ed è quello che avrei fatto in Sicilia”. 

“A Taormina – aggiunge De Luca – adesso invece l’obiettivo è affrancarsi dall’esigenza di pagare per l’acqua Un milione e 300 mila euro di costi ad una società mista. Il pozzo di Sifone costerà circa 100 mila euro e avrà un beneficio di 400 mila euro che risparmieranno ogni anno il Comune e quindi i cittadini di Taormina. Tutto il resto è la solita caccia all’uomo degli sciacalli contro Cateno De Luca ed è vergognoso che si vada a speculare anche sull’acqua”. 

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