“Il mio sospetto era fondato, i dirigenti comunali hanno percepito in questi anni somme non dovute e dovranno restituire oltre un milione di euro”. Lo afferma il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che così prosegue la sua azione nei confronti dei funzionari di Palazzo Zanca, che avrebbero percepito compensi non dovuti nelle annualità trascorse.
“Con delibera di Giunta n. 465 del 15.07.2019 – afferma De Luca – si è preso atto del dossier predisposto dal segretario generale, denominato “relazione istruttoria in ordine ai presupposti per l’erogazione dell’indennità di risultato ai dirigenti del comune di Messina per gli esercizi finanziari dal 2010 al 2018”. Da tale relazione istruttoria, redatta sulla scorta delle relazioni periodiche dell’Oiv del Comune di Messina, si è palesemente evidenziata la non sussistenza dei presupposti per l’erogazione dell’indennità di risultato per gli anni 2010 – 2018 per un importo complessivo di circa 3,5 milioni di euro. Tale indennità che avrebbe dovuto essere eventualmente corrisposta, trova la sua “capienza” economica all’interno del Fondo per il trattamento accessorio della Dirigenza ex art. 26 del Ccnl del 23.12.1999, che era stato determinato e costituito con una valore globale complessivo che nel 2010 era pari a circa 2 mln che, anno per anno, veniva adeguato in base al numero dei dirigenti in servizio. Nel dare seguito alla relazione istruttoria predisposta nel mese di Luglio 2019 il segretario generale/direttore generale ha avuto modo di verificare, entrando nel merito, il valore di costituzione globale dei fondi per la dirigenza”.
“Da tale analisi sono emerse delle valutazioni contrastanti rispetto ai valori con i quali tali fondi erano stati costituiti. Dopo un confronto con il dipartimento Risorse Umane (titolato della attività di costituzione dei fondi ), il segretario generale è addivenuto alla determinazione che l’importo di costituzione dei fondi è stato erroneamente calcolato per gli anni dal 2010 al 2018. Nei fatti in tutti questi anni l’importo valorizzato nel Fondo dei Dirigenti è stato costituito in eccesso per un importo complessivo di oltre 4 milioni di euro (indennità di risultato ed indennità di posizione). Con delibera n. 4 del 09.01.2020, la Giunta ha “preso atto della relazione del segretario generale concernente la quantificazione dei fondi del trattamento accessorio della dirigenza ex art. 26 del Ccnl 23.12.1999 in relazione alle annualità 2010-2019″.
“In considerazione del nuovo conteggio del valore dei Fondi, che sono stati diminuiti sostanzialmente per ogni anno di riferimento – per il primo cittadino -, appare chiaro che non solo i premi di produttività quantificati (comunque non sono stati erogati) avrebbero dovuti essere inferiori , ma addirittura risulterebbero somme già erogate per trattamento accessorio (indennità di posizione) che, per effetto di tale diminuzione dovranno essere restituite da quasi tutti i dirigenti comunali. La complessiva rivisitazione dei Fondi ed il conteggio effettuato dal segretario generale sin dalle prime analisi del Luglio 2019 hanno fatto emergere una grave situazione di errori ed omissioni rispetto alle disposizioni della normativa vigente”.
In sostanza il Fondo per i Dirigenti per gli anni 2010-2019 era stato costituito in complessivi 16 milioni 325 mila euro (somma dei fondi anno per anno) mentre doveva essere pari ad 12 milioni 225 mila euro, con un risparmio di 4 milioni 100 mila euro. Alla luce di tale differenza ed in considerazione dell’indennità di risultato per come emersa alla data di luglio 2019 pari a 3,5 mln. che per effetto della riduzione dei fondi dovrà a sua volta essere ridotta, “si ritiene realistica la condizione in base alla quale i dirigenti dovranno restituire al Bilancio del Comune un importo di oltre 1 milione”.
“Sulla scorta di tale principio per la costituzione dei Fondi per gli anni 2020-2022, già previsti nel redatto Bilancio di Previsione – conclude De Luca -, l’importo complessivo 4 milioni 656 mila euro del Fondo verrà ridotto a 2 milioni 625 mila euro, con un risparmio di 2 milioni 031 mila euro nel triennio , ovvero 677 mila euro annui che saranno disponibili quale risorse per spesa corrente negli anni 2020-2021 e 2022″.