“Al Comune di Messina ci sono dei poltroni che vogliono continuare a non fare nulla. Non posso consentirlo. Io sto facendo dei blitz per controllare e verificare personalmente la situazione e continuerò a farli. D’altronde ho iniziato a fare blitz dal 2003, da quando ero sindaco a Fiumedinisi. Li ho fatti poi anche dal 2012 in poi a Santa Teresa di Riva e lo stesso discorso vale adesso, a maggior ragione, al Comune di Messina”. Il monito arriva dal sindaco di Messina, Cateno De Luca.
“Mi paragonano a Matteo Salvini? Quando ho iniziato io a fare i blitz, Salvini prendeva ancora il biberon. Sto fronteggiando tante porcherie e ora il tempo è scaduto per tutti e se le porcherie ci sono ancora ne risponderanno i dirigenti stessi. Mi rimproverano di fare il sindaco come a Fiumedinisi o come a Santa Teresa di Riva? Quelle esperienze sono state importanti e hanno dato grandi risultati, meritano di essere rispettate come vanno rispettate tutte e due le comunità di cui sono fiero e orgoglioso di essere stato sindaco, come lo sono adesso di essere sindaco di Messina. Il problema è che a Messina alcuni impiegati si sono possono permettere di rubare e non fare niente. La giustizia per me vale ovunque, sempre e per tutti, senza distinzioni e senza privilegi per nessuno. Ribadisco che continuerò a fare il sindaco a modo mio, ho ammonito chi aveva delle responsabilità a prendere le misure conseguenziali e se ciò non è stato fatto, ci penserò direttamente io”.
“Non si può continuare con impiegati che non timbrano, non firmano e non danno conto a nessuno – conclude De Luca -. Vogliamo ancora impiegati che hanno alloggi e privilegi? No, non è possibile e non è accettabile. Con me tutto questo non può continuare e non accadrà più”.