E’ stato un avvio docile, ma costruttivo quello delle opposizioni intravisto nelle prime battute del percorso della Finanziaria a Sala d’Ercole. Dialogo, confronto e proposte sono state le parole chiavi che hanno contraddistinto la votazione dei primi tre articoli della Manovra, tutti in ottica lavoro ed occupazione: gli incentivi a sostegno delle assunzioni a tempo indeterminato, gli incentivi a sostegno delle assunzioni connesse a progetti di investimento iniziale e il south working. Lavori che si sono rivelati in salita nel pomeriggio, con diversi articoli accantonati e l’approvazione dell’articolo 13, relativo ai forestali, non senza polemiche (CLICCA QUI). Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Controcorrente, però, non hanno ancora deposto le armi e sono pronti ad alzare le barricate su tutte quelle norme “che hanno interessi di bottega o clientelari“.
A sottolinearlo ai microfoni de ilSicilia.it è stato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonio De Luca: “I primi tre articoli hanno sicuramente un valore più interessante e per questo abbiamo chiesto semplicemente che venissero modificati. Il governo, avendo inteso anche il segnale che ho voluto dare con la bocciatura di un articolo nel Bilancio, ha capito che era corretto fare una prova di forza con le opposizioni, tanto più che stiamo proponendo emendamenti di assoluto buonsenso e nell’interesse dei siciliani“. Da non sottovalutare saranno dunque i due episodi della seduta di lunedì, quando la maggioranza è nuovamente caduta, scivolata sul voto segreto, in occasione di due emendamenti sul ddl Bilancio (CLICCA QUI). Un chiaro segnale da parte delle opposizioni e che evidenzia anche le fragilità e le crepe all’interno centrodestra.
“Sui successivi articoli – ha dichiarato il pentastellato – sicuramente ci sarà una discussione più aspra su alcuni, meno aspra su altri, e su alcuni temi, su alcuni principi noi non tratteremo in alcun modo e abbiamo già invitato il governo a ritirarli, diversamente faremo le nostre battaglie per bocciarli“.
De Luca è intervenuto in aula anche nel corse dell’esame dell’articolo 2 portando avanti un suo emendamento che prevede concessione dei contributi solo alle aziende che nei tre anni precedenti hanno rispettato le norme sulla sicurezza sul lavoro e gli obblighi per l’assunzione effettiva dei disabili previsti dalla legge 68 del ’99 e revoca e restituzione dei benefici per quelle imprese che aggirano queste prescrizioni normative dopo aver incassato i contributi. “È una norma che abbiamo fortemente voluto e che siamo riusciti a portare a casa nonostante l’articolo 1, a cui si agganciava, fosse stato già approvato ieri. Siamo riusciti a costruire l’unanime condivisione dell’aula e del governo su queste importanti tematiche e a trovare l’accordo per correggere il testo dell’articolo 1 della legge di stabilità a fine dei lavori, come previsto dall’articolo 117 del regolamento assembleare“.




