Le Politiche anticipate e con ogni probabilità anche le Regionali con l’election day il 25 settembre non hanno impensierito Cateno De Luca, che nella campagna elettorale vede piuttosto la sua acqua naturale. Così, impegnato al terzo giorno del cammino di Cateno, l’ex sindaco di Messina, candidato sindaco di Sicilia rilancia e raddoppia. E annuncia “non sono messo all’angolo. Anzi, io e Dino Giarrusso siamo pronti per il nostro progetto Sud chiama Nord. Certo, i tempi sono anticipati e per questo chiediamo il coinvolgimento di tutti. Dobbiamo cambiare il sistema Italia”.
Nella diretta da Falcone, Cateno De Luca spiega di essere stato contattato sia dal centrodestra che dal centrosinistra con l’obiettivo di “tentare” il leader di Sicilia Vera con candidature in seggi sicuri alle Politiche e accordi che a questo punto coinvolgerebbero anche le Regionali.
Ma De Luca tira dritto e se da solo corre per Palermo altrettanto solo vuol continuare ad essere anche per il Parlamento. Solo no, perché il progetto è insieme all’europarlamentare ex 5stelle Dino Giarrusso e per la verità in pista con il suo Rinascimento Italiano c’è anche Vittorio Sgarbi che ha sostenuto De Luca sia alle amministrative del 12 giugno che alle Regionali con il suo simbolo in lista.
De Luca è consapevole che se alzi l’asticella alle nazionali il percorso non è facile, servono numeri alti e se al Senato che è su base regionale il discorso è meno arduo, la faccenda si complica per la Camera. Ma per chi sta camminando paese per paese da Fiumedinisi a Palermo in 10 giorni, piantando “bandierine” con punti programmatici ed è già al secondo tour in giro per la Sicilia, le partite difficili, quando non impossibili, sono quelle più allettanti.
Del resto proprio le modalità della crisi di governo e della caduta del governo Draghi gli offrono su un piatto d’argento argomenti da campagna elettorale contro tutti a destra e a manca.
L’obiettivo principale però è guardare alle Regionali perché le possibili dimissioni anticipate di Musumeci per consentire il voto il 25 settembre diventerebbero un rischio per De Luca ed un vantaggio per il centrodestra.
“Mai farse prendere alla sprovvista dai cambiamenti” spiega De Luca che corregge la sua strategia di fatto anticipando di almeno cinque sei mesi il cronoprogramma, consapevole della “follia” che si appresta a intraprendere. Due campagne elettorali in una nel giro di due mesi. E fa un appello a chiunque, (tranne gli uscenti) voglia unirsi a lui.