Altra presa di posizione clamorosa del sindaco di Messina, Cateno De Luca, su quello che sta diventando ormai un vero e proprio tormentone: resterà alla guida della Città dello Stretto (e della Città Metropolitana) o preferirà optare per la permanenza tra i banchi dell’Ars?
“Dimissioni o non dimissioni”, il dilemma shakespeariano rivisitato in chiave moderna e politica da De Luca sta riservando continui ribaltamenti di fronte, e a 24 ore di distanza dall’annuncio delle dimissioni “posticipate” a novembre in favore del primo dei non eletti (il fedelissimo Danilo Lo Giudice), ora arriva una nuova frenata da parte del primo inquilino di Palazzo Zanca.
De Luca lega le sue dimissioni da deputato regionale alla situazione finanziaria del Comune di Messina. Lo dice a chiare lettere e sceglie anche stavolta i social network per comunicare di non aver sciolto la riserva: “Io non passerò alla storia per essere stato il sindaco che ha dichiarato il dissesto finanziario di Messina. La prossima settimana avremo un importante incontro a Roma per capire come affrontare la situazione debitoria che si è determinata dal 2014 in poi e non inserita nell’attuale piano di riequilibrio finanziario. In base a queste risultanze prenderò le mie irrevocabili decisioni. Tanto dovevo soprattutto a beneficio degli appassionati del nuovo mantra a quando le dimissioni dal parlamento siciliano di Cateno De Luca?“.
Come si direbbe in gergo calcistico, insomma, De Luca continua a fare “pretattica”, anche se tutto fa pensare che alla fine a Messina il dissesto finanziario verrà scongiurato e il sindaco rimarrà al timone di Palazzo Zanca, dando le dimissioni dall’Assemblea Regionale. Ma De Luca vuole ancora tenere tutti sulla corda, a Messina come a Palermo: nello Stretto si sta giocando la partita cruciale per il destino politico della città e di riflesso anche per il percorso politico del sindaco stesso, e a Palermo anche un solo voto può risultare determinante per gli equilibri di Palazzo d’Orleans. Si sa che per chiunque l’attuale sindaco di Messina, eletto nella lista Udc-Sicilia Vera, è una presenza vulcanica e certamente non addomesticabile.