“Siamo stati attaccati da tutte le parti, e chi lo ha fatto è stato ingrato e disonesto, e l’accusa era quella di aver pagato in ritardo di circa 20 giorni lo stipendio di dicembre 2019 dei dipendenti di Atm in liquidazione. Si doveva pagare entro il 10 gennaio e si è pagato nella prima settimana di febbraio, mentre la tredicesima è stata pagata prima di Natale a tutti i dipendenti. Ora abbiamo pagato il mese di gennaio 2020 in anticipo di qualche giorno ma nessuno lo ha detto o ci ha ringraziato e non per lo stipendio, che è un sacrosanto diritto dei lavoratori, ma per aver sbloccato una situazione che è stata causata dall’incoscienza di alcuni consiglieri comunali quando il 16 dicembre, di fatto, hanno bocciato il piano di liquidazione Atm ed il 27 dicembre non ha approvato il contratto di servizi tra il Comune ed Atm spa”. Così il sindaco di Messina, Cateno De Luca si difende dagli attacchi e le polemiche scaturite per alcuni ritardi nel pagamento degli stipendi dell’Atm in liquidazione.
Come si ricorderà, per far fronte alla grave situazione dell’azienda del trasporto pubblico messinese, la casa municipale lo scorso anno ha creato una nuova società, la Atm Spa.
“Tutta questa situazione ha indotto la banca tesoriera Bnl – evidenzia De Luca – a ridurre la perenne anticipazione di cassa ad Atm da circa 7 milioni a circa 5,5 milioni di euro senza preavviso ed all’improvviso a fine dicembre 2019. Gli stipendi di dicembre 2019 sono stati pagati in ritardo per mancanza di liquidità perché la banca non ha più messo a disposizione la cassa per il “balordo” comportamento di una parte dei consiglieri comunali. Ora siamo riusciti a regolarizzare il Durc ed a far rateizzare il pignoramento di circa 8 milioni di euro da parte di Riscossione Sicilia che vanta un credito di oltre 50 milioni di euro per contributi ed imposte non versate nell’ultimo decennio da Atm. I soldi del contenzioso per il riconteggio del rimborso chilometrico con la Regione, circa 10 milioni di euro, non sono ancora riscuotibili perché la Regione ha fatto appello”.
“Quando sarà possibile riscuotere questi soldi si potrà abbattere una minima parte dei circa 80 milioni di euro di debiti accumulati dalla mala gestio di ATM. (Dal 2002 senza bilanci approvati) – continua De Luca – Voglio precisare che gli stipendi Atm dal 2012 al luglio 2018 sono stati pagati sempre in ritardo di 24 giorni di media. Da agosto 2018, con De Luca sindaco, gli stipendi sono stati invece pagati con 11 giorni di media di ritardo. Il ritardo maggiore è stato il pagamento di dicembre 2019 per i motivi esposti. Ci sono date precise e non ci temono smentite”.
“Ringrazio il collegio dei liquidatori Atm, – conclude il sindaco – nella persona del ragionier Piero Picciolo, per aver gestito eroicamente Atm in liquidazione garantendo il servizio all’utenza e dribblando le numerose mine e sopportando gli innumerevoli attacchi. Cari commissari liquidatori, nessuno vi ha ringraziato, ma sento il dovere di farlo formulando anche le scuse da parte di alcuni consiglieri comunali “balordi” che hanno causato questo disagio ai lavoratori ed ulteriore danno di immagine all’Amministrazione comunale, unico vero obiettivo di certi “balordi””.