Il governatore Musumeci prova a rilanciare il progetto per il Ponte sullo Stretto, da Roma arriva subito una risposta negativa del Governo nazionale e il “no” del M5S non è stato gradito dalla Giunta regionale… ma nemmeno dal sindaco di Messina, Cateno De Luca.
Il primo cittadino che aveva già dovuto incassare il diniego dalla capitale alla richiesta di riconoscimento dello stato di emergenza per il risanamento della città, ora va all’attacco sulla querelle per il Ponte: “Il no del Governo? Non ci sorprende perché questo Governo fa molta confusione, lo stiamo vedendo su tutte le infrastrutture che riguardano il Paese. È evidente che così non va bene e non ci siamo. Il Ponte, all’orizzonte, nell’agenda di Governo ci deve essere perché è quello che sbloccherà l’alta velocità e altri servizi che in Sicilia e nel Meridione sono indispensabili. Io sono d’accordo ma è altrettanto chiaro precisare che a mio avviso il Ponte vada realizzato dopo aver portato Messina ai livelli di normale vivibilità. Noi ci stiamo muovendo in quella direzione con grande impegno, l’eredità che abbiamo trovato è ormai ampiamente nota ai cittadini”.
La battaglia sul Ponte, dunque, riparte e dalla Giunta Musumeci all’Amministrazione De Luca il fronte del “sì” scalda i motori per aprire un varco nella posizione intransigente assunta dal Governo Conte.
Il presidente della Regione Siciliana ha chiesto al Governo una posizione netta sul Ponto sullo Stretto ma dal Sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il grillino Michele Dell’Orco, è arrivato un secco “no” motivato dai 2 miliardi e 800 milioni di euro di investimenti già previsti nel recente contratto tra Rfi e Ministero dell’Infrastrutture.
A questo punto, sull’asse Palermo-Messina, Musumeci e De Luca potrebbero spingere sull’altra metà del Governo, quella Lega che vuole invece le grandi opere e sta già battagliando sulla Tav contro il M5S, in un braccio di ferro tutto interno alla maggioranza.
“Sulle grandi opere indietro non si torna, le sfide del Paese devono essere affrontate e portate avanti”, aveva detto Matteo Salvini, parole che sembrano in linea con la prospettiva di una ripartenza dell’iter per il Ponte sullo Stretto.
“Il governo Musumeci sarà in prima linea nel ribadire la necessità improcrastinabile e strategica della costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina – ha ribadito anche l’assessore alle Infrastrutture, Marco Falcone -. Bisogna mettere da parte i diktat dell’ideologia, non si può lasciare la nostra isola a un destino di arretratezza e ancor maggiore isolamento. Non c’è più tempo da perdere. Lo Stato deve dirci chiaramente cosa vuole fare”.