La parlamentare di Forza Italia Giusi Bartolozzi ha presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro e delle politiche sociali se non si debba prevedere come base di calcolo della decontribuzione SUD, da applicare alla tredicesima mensilità, l’intera annualità 2020, al posto del trimestre ottobre-dicembre 2020.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione
Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello Sviluppo economico – Per sapere – premesso che: ancora oggi, nonostante le numerose emergenze scaturite dalla pandemia in corso, i fondi destinati all’Area di crisi industriale di Gela sono in fase di rideterminazione senza alcuna certezza in merito all’eventualità di un rafforzamento del quadro finanziario per la medesima città;
nello specifico, i venticinque milioni di euro attivati nel 2019 per i territori dell’Area di crisi industriale complessa di Gela per interventi volti a promuovere iniziative imprenditoriali, proposte da PMI, finalizzate al rafforzamento del tessuto produttivo locale e all’attrazione di nuovi investimenti sono di fatto rimasti del tutto inutilizzati, senza progetti potenzialmente in grado di assorbirli;
a ciò si aggiunga che, come riportato da fonti di stampa, neanche l’intervento di Invitalia ha consentito di far giungere a destinazione finanziamenti, comunque già rivolti solo a progetti di aziende con dotazioni di capitali piuttosto elevate;
peraltro, dal 15 dicembre 2020, è pubblicato sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico, il bando per la selezione di iniziative imprenditoriali per il rilancio dell’area industriale di Venezia, comprendente l’intero territorio del Comune di Venezia, mentre per il Comune di Gela è ancora tutto bloccato probabilmente in attesa di una riprogrammazione dei fondi;
ad avviso dell’interpellante, in un momento storico così critico come quello che stiamo attraversando nel quale c’è la concreta necessità di sostenere concretamente le azioni di rilancio industriale delle aziende, è necessario realizzare piani di investimento che siano in grado di fronteggiare i nuovi scenari economici e sociali che si stanno configurando;
l’area di crisi di Gela è complessa e un nuovo bando da parte del Ministero interpellato darebbe un’ opportunità maggiore alle imprese garantendo prospettive di sviluppo, sostenendo processi di re- industrializzazione, promuovendo la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nell’area di crisi complessa di Gela con l’obiettivo di rafforzare il tessuto produttivo locale e attrarre nuovi investimenti, destinati anche a salvaguardare i livelli occupazionali, stimolando la ripresa del tessuto produttivo in settori strategici;
per la città di Gela è necessario predisporre interventi volti a prevedere la presentazione delle domande di contributo per le unità produttive presenti nell’area di crisi industriale e in particolare per le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata;
per rilanciare un’area, come quella gelese, che negli ultimi anni ha subito la perdita di numerosi posti di lavoro per effetto della chiusura del gruppo industriale, bisogna intervenire tempestivamente con azioni concrete per rilanciare il territorio attraverso la promozione di nuovi investimenti produttivi, la riqualificazione di attività economiche esistenti, la rioccupazione di personale espulso dal mercato del lavoro-:
se il Ministro interpellato intenda fornire indicazioni precise circa le modalità e le tempistiche necessarie volte a predisporre la pubblicazione del bando per i territori dell’Area di crisi industriale complessa di Gela al fine di garantire nuovi processi di sviluppo economico e occupazionale per contrastare il gap di un territorio colpito fortemente dalla crisi economica e sanitaria.