Sarebbero una trentina gli immigrati in attesa di una risposta dall’ufficio anagrafe del Comune di Palermo per conoscere se potranno essere iscritti nei registri comunali. Lo ha riferito il capo area dei Servizi al cittadino, Maurizio Pedicone, al termine della seduta lampo del Consiglio comunale che avrebbe dovuto sentirlo, e che dopo alcuni minuti è stata chiusa perché alcuni consiglieri desideravano intervenire prima del burocrate mentre altri avrebbero voluto farlo parlare prima.
L’audizione riguarda la disposizione del sindaco Leoluca Orlando con la quale si chiede agli uffici di iscrivere i richiedenti asilo che godono della protezione internazionale e coloro che hanno il permesso per motivi umanitari, sospendendo il decreto Salvini.
“Non c’è alcun blocco degli uffici, non c’è alcuna paralisi all’Anagrafe – ha sottolineato Pedicone – le pratiche continuano ad essere accolte e si prosegue con il lavoro, anche se tra il personale c’è un po’ di paura. Le istanze già istruite – ha spiegato Pedicone – sono una trentina e gli uffici devono dare risposta prima del 28 gennaio. Per quella data gli uffici hanno concordato con l’utenza il primo appuntamento a seguito della decisione del sindaco di sospendere gli effetti della legge approvata dal Parlamento a seguito del decreto Salvini e ovviamente aspettiamo le disposizioni del sindaco per sapere come muoverci“, ha concluso Pedicone.
Ma se la seduta precedente è saltata perchè erano assenti il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando e il capo area Maurizio Pedicone, quella odierna è saltata anche perchè le opposizioni si sono scatenate sulle dichiarazioni del capogruppo di Sinistra Comune, Giusto Catania secondo cui: “L’ufficio anagrafe ha l’obbligo di procedere all’iscrizione anagrafica di tutte le persone che hanno diritto di stare in Italia e sono residenti nel territorio comunale, qualunque sia lo status giuridico o la cittadinanza. Se si impedirà l’iscrizione anagrafica di cittadini italiani o stranieri, con regolare permesso di soggiorno, sporgerò denuncia formale all’autorità giudiziaria perché saremmo davanti a un palese abuso d’ufficio. Anche per questo motivo apprezziamo la scelta del sindaco Leoluca Orlando di procedere di suo pugno all’iscrizione anagrafica“.
Secondo il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo: “Non è normale non avere dato subito la parola al dirigente dell’ufficio anagrafe per riferire in consiglio comunale quali disposizioni lui avesse dato e come si sarebbe comportato in questi giorni. Questo non è stato possibile e quindi naturalmente fare un dibattito senza sapere se il dirigente applica o meno la direttiva del Sindaco questo complica la cosa. La nostra posizione a riguardo è che le leggi ci sono e vanno rispettate anche se non sono condivise, poi le motivazioni del Sindaco non le commentiamo fino a quando non sentiamo anche i dirigenti“.
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