“Il telefono era spento, ma sull’utenza telefonica è arrivato lo stesso un messaggio. La Sim però, nel frattempo era stata tolta. Quindi il sistema non riusciva a consegnare il messaggio, che continuava a cercare la rete, anche se il telefono era spento. Per questo, durante la notte ci sono le celle agganciate”.
Lo ha detto Francesco Lombardo, l’ex maresciallo dei carabinieri in servizio alla Polizia giudiziaria di Marsala, che ha indagato sulla scomparsa di Denise Pipitone, intervenendo in diretta a “Mattino Cinque” riferendosi a schede Sim in uso alla famiglia Corona e a suoi amici.
In collegamento video con Federica Panicucci, a proposito delle celle telefoniche che sono state agganciate all’epoca della scomparsa, vicino al magazzino dove si pensava fosse tenuta in ostaggio la bambina.
Alla domanda sulla possibilità che Anna Corona avesse dato in uso il suo telefono a qualcun altro o che, eventualmente, questo altro si sia spostato, l’ex maresciallo aggiunge: “O un’altra persona o lei stessa ha messo la sua scheda su un altro cellulare”.
Sul fatto che le indagini possano avere una svolta decisiva, Lombardo ha detto: “Sì. Ce lo auguriamo”.