È evaso un detenuto dal carcere di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese, ieri pomeriggio. Lo dice il Sindacato autonomo polizia penitenziaria che parla di “evasione annunciata“.
“Adesso è prioritario catturare l’evaso – dice Donato Capece, segretario generale del Sappe – ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria”. Otto giorni fa il garante regionale dei detenuti Santi Consolo aveva visitato l’Istituto peniteziario di Barcellona Pozzo di Gotto, per lo sciopero della fame intrapreso da due detenuti dell’area salute mentale uno dei quali è stato trasferito quel giorno. L’altro recluso, algerino, che faceva sciopero della fame e della sete diceva che il computo del periodo di detenzione era stato calcolato male ed era scaduto.
Nel carcere Vittorio Madia ci sono 211 detenuti, di cui 30 internati (28 in misura di sicurezza casa-lavoro e 2 addetti all’orto agricolo). Per il garante l’Atsm di Barcellona Pozzo di Gotto è l’unica operativa in tutta la regione siciliana e “vanno con la massima sollecitudine attivate le altre due, da realizzare presso l’Istituto di Siracusa e il Pagliarelli di Palermo. Tale Atsm non fruisce allo stato di sufficiente adeguato supporto di psichiatri e psicologi”. Le condizioni mentali delle persone ospitate non appaiono soddisfacenti per il garante.