“Ho da sempre ritenuto che i due ruoli ricoperti contemporaneamente da Luigi Di Maio, quello di capo politico e quello di ministro degli Esteri, fossero incompatibili con il progetto di crescita del movimento”. Lo dice il parlamentare nazionale pentastellato Giorgio Trizzino con un post sulla sua pagina Facebook nel giorno in cui si rincorrono le voci su un possibile passo indietro del capo politico del movimento. Trizzino del resto non è nuovo a prese di posizione e distinguo all’interno del M5s, che gli hanno talvolta provocato critiche.
“La conferma è venuta dal calo dei consensi elettorali nelle ultime elezioni regionali – prosegue il medico alla sua prima esperienza da deputato – e da una progressiva disaffezione da una parte del nostro elettorato, che ci aveva consentito di raggiungere il 32% di preferenze alle nazionali. Neanche un uomo dotato di superpoteri avrebbe potuto reggere a tali responsabilità e fare di più. Eppure Luigi ha voluto tentare questa missione impossibile che oggi purtroppo non ha dato i risultati auspicati”.
Per Trizzino “bisogna prenderne atto e ripartire, ma ripartire con il piede giusto questa volta, anche perché – prosegue il parlamentare palermitano – c’è un paese che chiede una prospettiva di crescita ed una politica basata sui fatti e non sulle promesse”.
Trizzino ammette gli “errori” commessi dal movimento in questi due anni di governo: “Non siamo stati capaci di trasmettere fiducia e speranza ed anzi abbiamo rincorso la Lega con politiche lontane dai nostri valori”. E infine: “Ho la certezza che Luigi Di Maio saprà assumere le decisioni più giuste in questo momento e che il movimento farà tesoro di una esperienza che, seppure con alcuni errori di ingenuità, ha consentito comunque di creare le basi per un nuovo modello di governo del paese non più fondato sull’interesse di pochi ma sulla ricerca del bene comune. Con buona pace di Salvini, Meloni e Berlusconi”.
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