Un viaggio alla scoperta dei segreti dell’Autonomia siciliana, delle origini e dell’applicazione dello Statuto speciale. Un focus sulle opportunità che lo stesso può offrire all’Isola sarà oggetto del convegno all’Ars “Dica 43, lo stato di salute dello Statuto siciliano: conoscerlo per amarlo”, che si terrà presso Sala Piersanti Mattarella a partire dalle ore 10.
L’evento, presentato da La Digitale, è patrocinato dall’Ars, dalla Regione Siciliana- Assessorato Turismo Sport e Spettacolo e dall’Università Kore di Enna. Per raccontare i tratti salienti dello Statuto speciale sono state realizzate 12 puntate realizzate dall’Assemblea regionale siciliana.
Sulle ragioni storiche e politiche che hanno a che vedere con le origini della legge fondamentale della Sicilia è fondamentale il contributo degli storici Elio Sanfilippo e Pasquale Hamel che commentano il percorso dell’Autonomia analizzando i principali articoli.
Lo statuto speciale della Sicilia è nato in un contesto storico preciso: alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo di forte instabilità politica e sociale. C’erano movimenti indipendentisti che chiedevano la separazione dell’isola dal resto d’Italia e la creazione di uno Stato siciliano autonomo. Per evitare tensioni e cercare di mantenere l’unità nazionale, il governo italiano concesse alla Sicilia uno statuto speciale nel 1946, un anno prima della nascita della Repubblica Italiana.
“C’era l’urgenza di approvare questa legge perché era necessario dare una risposta ai siciliani e scongiurare la spinta separatista – spiega Sanfilippo -. Tuttavia, l’autonomia ha avuto una involuzione politica e culturale e il resto della Sicilia non si sente rappresentato. Serve un nuovo patto al passo con le sfide della globalizzazione”.
“I padri costituenti hanno tenuto conto della storia di questa terra e il parlamento siciliano è stato il sogno delle vecchie classi dirigenti dell’Isola e il nostro ha una lunghissima storia. Avere accentrato molte prerogative nelle mani dell’Assemblea era fondamentale – commenta Hamel -. Le competenze riservate alla Sicilia non sono state mai del tutto applicate, lo Statuto va rivisto”.
Ad aprire i lavori nella giornata del 29 ottobre, moderati dal giornalista Giuseppe Bianca, sarà il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e a seguire gli interventi dei relatori: Maurizio Scaglione, autore di “Dica 43”, lo storico Pasquale Hamel, i giuristi Giovanni Bruno, Andrea Morrone e Luca Pedullà. Saranno anche presenti il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo Toti Amato, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Palermo Dario Greco, il presidente dell’Università Kore di Enna Cataldo Salerno. Infine, chiuderanno i lavori Ignazio Abbate, Presidente Commissione I – Affari Istituzionali, Gaspare Vitrano, Presidente Commissione III – Attività Produttive e l’assessore della Regione Siciliana al Turismo Elvira Amata.
L’evento è inoltre patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Palermo e dall’Ordine degli Avvocati di Palermo. Saranno riconosciuti infatti 3 crediti ECM per Autoformazione per tutte le discipline di Medico Chirurgo e 3 crediti formativi in diritto costituzionale.