Palermo sarà al centro del dibattito nazionale sulla disabilità e la riforma del Terzo Settore. Venerdì 16 maggio, a partire dalle 15:30, presso la Sala De Seta dei Cantieri Culturali alla Zisa (in via Paolo Gili 4), sarà presentata la “Fondazione Domani Tu Ets”, nata su iniziativa della base associativa di Anffas Palermo, l’Associazione Nazionale Familiari di Persone con Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo.
La nuova Fondazione rappresenta un importante strumento di connessione tra Anffas e il territorio palermitano: un ponte concreto per rendere attuabili i principi della riforma riguardanti le persone con disabilità, con un’attenzione particolare alla gestione dei servizi e alle nuove opportunità.
Durante l’incontro si discuterà, in particolare, delle novità introdotte dal Decreto Legislativo 62/2024, che segna un cambiamento epocale nella concezione delle politiche rivolte alle persone con disabilità, in particolare attraverso il potenziamento del cosiddetto “Progetto di vita individuale”, che prevede non soltanto la semplice erogazione di servizi, ma la costruzione di un percorso personalizzato e condiviso che metta al centro la persona con disabilità, i suoi desideri, le sue capacità e il contesto in cui vive. Famiglie, istituzioni e comunità sono, così, chiamate a collaborare per offrire risposte integrate in grado di promuovere una vera autonomia e inclusione sociale. In questo quadro nazionale, i comuni siciliani presentano una significativa disparità nell’attuazione del percorso dell’esperienza individuale, poiché in alcuni casi, come alcuni capoluoghi di provincia, si è più avanti, mentre in altri casi, specie in piccoli comuni, si è molto indietro.
In questo scenario, Palermo è stata scelta dal Ministero come città pilota per la sperimentazione della riforma, che prenderà il via a settembre e coinvolgerà l’intera provincia. Un’opportunità straordinaria, ma anche una sfida complessa: i territori dovranno attrezzarsi per attuare concretamente le nuove disposizioni, superando le attuali disuguaglianze tra grandi e piccoli centri e garantendo una sinergia reale tra Comuni, ASP e Terzo Settore. Il successo della sperimentazione dipenderà dalla capacità del territorio di attivarsi in modo tempestivo e coordinato. Palermo ha ora l’occasione di diventare modello nazionale di buona prassi nell’attuazione dei diritti delle persone con disabilità.