Villa delle Ginestre conferma la sua vocazione di casa dello sport paralimpico e della riabilitazione. In occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, la struttura dell‘Asp di Palermo ha aperto ancora una volta i suoi spazi alla città insieme al Comitato Italiano Paralimpico Sicilia, con una giornata di attività sportive, testimonianze e momenti istituzionali pensata anche per rafforzare e rilanciare la convenzione tra le due realtà.
Da anni, in questi corridoi, la riabilitazione passa anche attraverso racchette, bersagli e tavoli da gioco. La Giornata ha rappresentato l’occasione per fare un passo in più, trasformando Villa delle Ginestre in un laboratorio di inclusione aperto non solo ai pazienti, ma a tutte le persone con disabilità del territorio e alle loro famiglie.

Fin dalle nove del mattino, grazie alla presenza di tecnici e atleti paralimpici, il salone polifunzionale si è riempito di prove pratiche di badminton, tennis, bocce, tennis tavolo, scherma, atletica leggera, calcio balilla, tiro con l’arco e vela, con l’obiettivo di avvicinare i partecipanti a uno sport sempre più accessibile e davvero alla portata di tutti.
Alle dodici, nell’auditorium, sono state consegnate le benemerenze sportive paralimpiche 2025, un riconoscimento dedicato ad atleti, tecnici, società e volontari che si sono distinti nel corso dell’anno all’interno del movimento paralimpico siciliano.
Una comunità che cresce

“Questo è un momento di festa e di grande condivisione – ha detto il direttore sanitario dell’Asp Antonino Levita -. Vuole essere l’occasione per condividere uno spazio, un’idea, un desiderio di stare insieme e di costruire percorsi sempre migliori. Sono grato alla struttura, al dottore Mandalà, a tutti gli operatori che ogni giorno lavorano a Villa delle Ginestre e a quanti hanno reso possibile questa giornata. Non è un fatto celebrativo fine a se stesso, ma un punto di snodo e di continuità con ciò che abbiamo fatto e con le cose belle che sicuramente faremo in futuro”.
“Siamo riusciti a fondere l’intento dell’Asp, oggi molto più dinamica, con quello del Comitato Italiano Paralimpico – ha evidenziato Giorgio Mandalà, direttore dell’UOC Recupero e Riabilitazione Funzionale e Neuroriabilitazione dell’Asp -. Prima le attività sportive qui erano rivolte quasi esclusivamente alle persone ricoverate, oggi le apriamo all’esterno, perché Villa delle Ginestre possa diventare un primo polo dove tutte le persone con disabilità possano venire e fruire di attività sportive, grazie alla competenza degli istruttori delle diverse Federazioni del CIP. L’auspicio è di allargare questa esperienza ad altre strutture della provincia di Palermo e oltre, andando noi verso le persone con disabilità e non costringendo loro a cercarci”.
“Questa iniziativa è il segno di una collaborazione importante tra il movimento paralimpico, l’azienda sanitaria e la struttura di Villa delle Ginestre – ha ribadito il presidente del CIP Sicilia Roberto Pregadio -. Andremo avanti nel pieno accordo e nella piena collaborazione, per voi atleti, per i tecnici che vi accompagnano ogni giorno e per le Federazioni che credono nello sport come strumento di inclusione”.
Campioni nati tra le corsie
La sua esperienza non è un caso isolato e racconta solo una parte della storia sportiva che è nata e cresciuta dentro Villa delle Ginestre. A ricordare quanto questo luogo abbia inciso nello sviluppo del movimento paralimpico in Sicilia è Gaspare Ganci, consigliere nazionale del Comitato Italiano Paralimpico.
“Lavoriamo tutto l’anno con persone con tutti i tipi di disabilità, intellettiva, relazionale, visiva, sensoriale e fisica – ha sottolineato Ganci –. Tornare a Villa delle Ginestre, che per noi è stata ed è una casa dello sport, è fondamentale, da qui sono usciti alcuni dei migliori campioni siciliani di sport per persone con disabilità. Anni fa iniziò una collaborazione importante con questo centro di alta specializzazione e partirono discipline come la scherma in carrozzina, il tiro con l’arco, il tennis tavolo. Da qui sono passati fior di campioni, penso a William Russo, Marco Pezzurro, Veronica Floreno, Lino Isotta. Per noi la persona con disabilità non ha un handicap, è una risorsa, e il nostro compito è tirare fuori le capacità residue e favorire un inserimento pieno in un mondo in cui essere diversi non è sempre facile”.
Sport e salute nella strategia della Regione

In questa giornata non poteva mancare l’Assessorato regionale della Salute, rappresentato da Giacomo Scalzo, direttore del DASOE, che ha ricordato come la Regione stia investendo in modo strutturale sul legame tra sport e salute.
“Lo sport è salute in senso pieno, fisica, psicologica e sociale. Per questo abbiamo avviato un tavolo tecnico su sport e salute che metta attorno allo stesso tavolo istituzioni sanitarie, tra cui l’Ordine dei medici, scuola, enti locali e mondo sportivo, così da rendere esperienze come questa stabili e non episodiche. È fondamentale partire dai più piccoli, educandoli fin da subito all’attività motoria e al rispetto della diversità, ma anche coinvolgere le famiglie e le comunità locali”.
“Lo sport è anche uno strumento decisivo di prevenzione delle devianze e delle dipendenze perché abitua alla lealtà, all’impegno, al sacrificio, al saper perdere e a concentrarsi per migliorare e non perdere più – aggiunge -. Chi cresce con questi valori, da adulto, è più pronto a sacrificarsi nel lavoro e a mettersi lealmente al servizio di chi ha bisogno, soprattutto in sanità. Solo così potremo costruire una Sicilia in cui l’inclusione non resta uno slogan, ma diventa una pratica quotidiana, dentro e fuori le strutture sanitarie”, conclude Scalzo.



