Non sono ancora del tutto identificate le vittime coinvolte nel disastro aereo del Boeing 737 della Ethiopian Airlines, del 10 marzo, durante il quale hanno perso la vita 157 persone, tra cui otto italiani. Tra questi anche l’allora assessore regionale ai Beni Culturali, Sebastiano Tusa.
Come riporta l’agenzia di stampa Agi, una volta accertate le responsabilità della Boeing, è stata avviata una class action da parte di dieci famiglie coinvolte nella tragedia. Intanto, occorrerà attendere il mese di ottobre 2019 per conoscere i risultati degli esami effettuati sui reperti dell’aereo.
Ma l’obiettivo principale è l’identificazione delle vittime. Proprio in questi giorni, una senatrice di Forza Italia, Urania Papatheu, ha fatto un’interrogazione al Ministero degli Esteri per chiarire i punti oscuri dell’incidente in cui ha perso la vita anche Sebastiano Tusa.
Alle operazioni, coordinate dall’Interpol, hanno preso parte le unità presenti in ogni Paese membro. Anche la polizia italiana ha eseguito le operazioni di riconoscimento delle vittime.
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