“Abbiamo presentato un disegno di legge con l’obiettivo di garantire una protezione ulteriore alle numerose donne che si trovano a dover affrontare le dolorose e traumatiche conseguenze di episodi di violenza. La nostra proposta prevede l’esenzione dal pagamento di qualsiasi ticket sanitario per queste donne, in modo che possano accedere senza ostacoli alle cure mediche necessarie per la loro salute e il loro benessere“. Così il vice-presidente del gruppo parlamentare siciliano del Pd, Mario Giambona.
“Questa è una misura di buon senso, che riflette i principi di civiltà e di solidarietà verso chi sta vivendo situazioni drammatiche. È una proposta che già in molte altre regioni d’Italia ha trovato concreta attuazione, offrendo alle vittime di violenza un supporto concreto e tangibile – spiega –. Purtroppo, in Sicilia ancora non esiste una simile disposizione, e questa carenza mette in evidenza la distanza tra le politiche attuate in altre parti del paese e la realtà che vivono le donne siciliane. Come Partito Democratico, riteniamo che sia giunto il momento di colmare questa lacuna, per garantire alle donne siciliane una reale tutela e un accesso alle cure che sia libero da qualsiasi tipo di ostacolo economico“.
Il deputato del Pd poi aggiunge che “con questo ddl vogliamo tutelare ulteriormente chi subisce violenza. Purtroppo i numeri sono impietosi e parlano di un fenomeno crescente soprattutto in ambito domestico“. Giambona quindi analizza i numeri rilasciati dall’Istat per il 2023. “In Italia i numeri sono inquietanti. Basti pensare che nel 2023 sono 16.947 gli accessi delle donne in Pronto Soccorso con indicazione di violenza rispetto al dato registrato nel 2022 pari a 14.448 accessi, con un +17,3%“.
Infine, conclude con l’auspicio che “le istituzioni restino compatte contro un fenomeno che deve essere combattuto senza però mai dimenticare di proteggere chi ne è vittima. Come Pd ci auguriamo che questo ddl possa divenire presto una legge per rispondere in modo concreto a tutte le nostre cittadine in difficoltà“.