A quattro giorni dal furto dei 400 irrigatori nella sua tenuta di contrada Roselle in territorio di Ispica, ai danni dell’azienda agricola di sua proprietà, l’ex deputato all’Ars, Pippo Gennuso chiede l’intervento della Commissione regionale Antimafia e fa un appello ai prefetti di Ragusa e Siracusa per chiedere maggiori controlli in quella che ritiene siano ‘terre di nessuno’ al calare del sole, tra le province di Ragusa e Siracusa. Si tratta delle zone che vanno dalla Marza a Santa Maria del Focallo ed in particolare le strade provinciali 50 e 54.
Nelle ultime ore, altri irrigatori sono stati rubati ad un’ azienda agricola.
“Voglio sperare che l’Antimafia presieduta da Antonello Cracolici – dice Gennuso – si riunisca nel Ragusano al più presto per esaminare questa emergenza di azioni predatorie nei confronti di aziende agricole e produttori che provocano danni economici e spesse volte bloccano le attività. Da queste parti non si limitano soltanto ai furti degli irrigatori. Vengono devastate piante e alberi e rubati anche mezzi agricoli, come trattori e camion. Tutto questo è inaccettabile. L’agricoltura ha già i suoi problemi come la siccità e la concorrenza sleale dei Paesi extracomunitari. Se aggiungiamo questi raid predatori, vuol dire che siamo arrivati alla frutta”.
Pippo Gennuso ai prefetti di Ragusa e Siracusa, Giuseppe Ranieri e Giovanni Signer dice “che per fermare queste azioni criminali occorre installare le telecamere di videosorveglianza nelle aree più isolate ed a maggiore rischio. Restano l’unico deterrente per fermare queste bande che mettono in ginocchio il comparto agricolo della Sicilia del Sud est”.