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Potenziamento della linea ferrata Siracusa-Ragusa-Gela e realizzazione delle 7 nuove linee tram a Palermo. Sono questi i due interventi prioritari per i pendolari siciliani, inseriti nel rapporto annuale di Legambiente “Pendolaria 2018“.
Come ogni anno, all’entrata in vigore dell’orario invernale, Legambiente presenta una prima analisi della situazione del trasporto ferroviario regionale nel nostro Paese. L’obiettivo è di sottolineare l’importanza e l’urgenza di migliorare il trasporto pubblico su ferro, offrendo un’alternativa più competitiva, economica e sostenibile all’automobile. Per i pendolari, sulle 10 linee peggiori d’Italia nulla è cambiato, tra queste la Palermo-Agrigento.
“Nella nostra Isola – commenta il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna – siamo ancora molto indietro. Un dato emerge in particolar modo: nel periodo 2010-2018, in Sicilia sono stati operati tagli ai servizi (-5,6%) e di contro sono aumentate le tariffe (+11,4%), con grave danno per i tanti pendolari che devono anche convivere con un parco mezzi fra i più vecchi d’Italia”.
La Sicilia infatti è al 4° posto (dietro Basilicata, Puglia e Campania) con un’età media di materiale rotabile di 19,5 anni. I treni con più di 15 anni sono il 58,9%.
Sulla Agrigento-Palermo – si legge nel dossier – “il tempo di percorrenza è di 1 ora e 55 minuti (per il treno più veloce), la velocità media di 67 km/h, e sono 12 le coppie di treni che quotidianamente percorrono la linea lunga 137 km ed elettrificata dagli anni 90. Malgrado la domanda di spostamento tra le due città sia molto rilevante, solo una percentuale bassa si sposta in treno e la ragione sta nel fatto che i treni sono pochi rispetto alla capacità della linea e risultano molto spesso in ritardo, specialmente nelle giornate di pioggia quando in molte stazioni si allagano i binari e si verificano frane”.
“Fra le incompiute – aggiunge Zanna – l’elettrificazione ed il potenziamento della linea Siracusa-Ragusa-Gela, del cui progetto, che risale al 2006, non si hanno più notizie, ed il completamento del progetto linee tranviarie a Palermo, alcune finanziate e che vedranno luce entro il 2022. Per altre 3 linee si sa solo che i tempi saranno più lunghi ed ancora non si conosce una data. Ancora una volta ci ritroviamo a dovere sottolineare occasioni perdute, sprechi di tempo e di denaro, dove a farne le spese siamo sempre noi cittadini ai quali viene impedita la libertà di circolare in treno”.