La Città di Acireale ha organizzato un importante incontro pubblico dedicato a uno dei temi più urgenti del nostro tempo: il crollo dell’ordine internazionale e il diffondersi di nuovi scenari di conflitto globale.
Questa sera nella Sala Cosentini dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici Paolo Valentino, giornalista e analista di politica internazionale, inviato del Corriere della Sera e Lillo Mannino, esperto di geopolitica, più volte Deputato e Senatore della Repubblica e Ministro della Repubblica italiana si sono confrontati su un interrogativo quanto mai drammatico: “Dall’Ucraina al Medio Oriente, tramonta il mondo che abbiamo conosciuto. Dobbiamo imparare la guerra per evitarla?”
“In questi 80 anni di pace alcune guerre ci sono state, la guerra di Corea, la guerra del Vietnam, ma sono state periferiche. Adesso il punto più drammatico è che ci sono due guerre ai fianchi dell’Europa.Queste due guerre, soprattutto quella in Ucraina, rischiano di diventare endemiche. Perché noi ci auguriamo che il tentativo di Trump riesca, ma non può riuscire un tentativo che non si fonda su una pace definitiva e per essere definitiva deve essere giusta. Gli Stati Uniti hanno presentato una strategia di equilibrio mondiale fondata sulla prevalenza, non come sistema di alleanze”, ha detto l’onorevole Mannino.
“Il problema è che la pace ha smesso di essere la condizione naturale e ineludibile nella quale noi abbiamo vissuto per 80 anni.Questo è successo perché Putin ha attaccato l’Ucraina in una guerra di aggressione e perché a Gaza si è rotto un equilibrio e Israele in una reazione all’inizio legittima contro un attentato barbaro, ha scatenato un massacro di massa che ha ridotto in polvere, sostanzialmente, la striscia di Gaza e perché in altre parti del mondo ci sono tutta una serie di guerre che, diciamo, oscurano l’orizzonte,- ha argomentato Paolo Valentino -. L’Europa, che non ha una difesa comune, rischia di rimanere completamente marginalizzata e rischia di essere di rimanere alla mercè di cose e di eventi e di potenze che decidono senza di noi. L’Europa deve unificare il mercato dei capitali, perché questo ci permetterebbe di avere indietro tutti i risparmi che oggi vanno via. L’Europa non ha una voce in politica estera, perché esiste un meccanismo che è quello dell’unanimità che fa sì che un solo paese possa bloccare tutti gli altri.Serve estendere l’uso del voto a maggioranza qualificata e tutte queste cose l’Europa le deve fare insieme. Se oggi l’Europa non fa questo si condanna la marginalità e l’insignificanza. E in tutto questo i cittadini“.
L’iniziativa ha voluto offrire un’occasione di riflessione ampia e approfondita su ciò che sta accadendo nel mondo – dalla guerra in Ucraina alle tensioni in Medio Oriente – interrogandosi su come questi eventi stiano ridefinendo equilibri geopolitici, sicurezza internazionale e futuro delle nostre società.
Ad accogliere il numeroso pubblico è stato il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo, che ha ringraziato i due ospiti d’eccezione per l’importante momento di riflessione e approfondimento, e Stefano Figuera, vicepresidente dell’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale.
Le conclusioni sono state affidate ad Antonino Raspanti, vescovo della Diocesi di Acireale, che ha ribadito la necessità di intraprendere un percorso condiviso per un futuro di pace.



