Sono sempre più frequenti gli attacchi al personale sanitario. Nelle ultime settimane due le aggressioni, una ai danni di un operatore del 118 a Palermo e un altro episodio al pronto soccorso dell’ospedale San Marco, a Catania.
Nel primo caso, il 21 ottobre un soccorritore del 118 è stato aggredito e colpito con una testata in via Leonardo da Vinci a Palermo. L’operatore era stato inviato con un’ambulanza per soccorrere una coppia rimasta coinvolta in un incidente non grave. Quando i sanitari sono giunti sul posto un uomo ha prima aggredito il soccorritore e poi lo ha colpito con una testata provocandogli una ferita che è stata medicata nel reparto di chirurgia plastica dell’ospedale Civico. Sono intervenuti gli agenti di polizia che stanno indagando.
“Il nostro soccorritore è stato colpito da un delinquete di strada. Basta siamo stanchi di subire queste aggressioni – dice Fabio Genco, direttore della centrale operativa del 118 della Sicilia Occidentale – questi episodi non sono più tollerabili. Il personale è arrivato in appena 10 minuti per soccorrere pazienti che non erano gravi. Il codice era verde e non erano in pericolo di vita. Ad ogni modo l’aggressione brutale non è giustificabile in nessun caso. Era già successo allo Zen qualche settimana fa. Adesso di nuovo in un’altra zona di Palermo. Servono misure immediate. Non è possibile più attendere. Adesso Basta”.
A Catania, invece, il direttore generale del Policlinico, Gaetano Sirna, in qualità di rappresentante legale dell’azienda, ha denunciato le persone che nelle scorse settimane hanno aggredito il personale sanitario in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Marco. L’ultimo episodio risale alla sera del 16 ottobre scorso. “Le denunce“ spiegano dal Policlinico “si inseriscono nella scia di provvedimenti che la direzione aziendale ha assunto a consolidamento della politica di ‘tolleranza zero’ adottata verso atti di violenza, fisica o verbale, nei confronti del personale sanitario”.
“Non possiamo più consentire – afferma Sirna – che i nostri operatori sanitari vengano insultati e malmenati nelle nostre strutture mentre svolgono il proprio lavoro e applicheremo tutte le misure necessarie a loro tutela. Dai dati raccolti dal gruppo di lavoro sulle aggressioni che abbiamo costituito quasi due anni fa, ma anche dalle cronache, abbiamo purtroppo constatato che il fenomeno è in costante crescita e bisogna porvi fine. Pertanto, denunceremo ogni atto compiuto ai danni del personale, cercando di ottenere giustizia come è accaduto nello scorso mese di marzo, con la condanna di un uomo che aveva usato violenza e minacce contro due professionisti. Nel frattempo – continua il direttore generale – stiamo già definendo ulteriori iniziative di prevenzione e protezione tra le quali altre giornate formative, in aggiunta a quelle già realizzate durante l’anno, affinché i sanitari siano preparati al massimo a gestire le situazioni più critiche”.