Una lettera inviata dal Comune di Palermo a Roma in cui si chiede di inserire la Tari nella bolletta Enel, così da evitare l’evasione della tassa e allo stesso tempo rimpinguare le casse asfittiche dell’amministrazione. Talmente in difficoltà che al momento non è possibile certificare il bilancio di previsione per il triennio 2021-2023, come si legge in una delibera di giunta.
La missiva in cui è allegata la delibera è stata inoltrata tra gli altri alla presidenza del Consiglio, a quella del Senato e della Camera, alla prefettura, e ad alcuni ministeri, ma anche agli assessorati regionali “per fini conoscitivi e al fine di valorizzare le proposte legislative”.
Un passaggio della delibera è dedicato all’accantonamento da 180 milioni. In questo brano della missiva si si collega l’accantonamento a “una condizione insanabile di precarietà”, parole che non possono che destare preoccupazione.
Quindi in calce quello che suona come grido d’aiuto rivolto agli organi istituzionali, quando si legge che la lettera, inviata per fini conoscitivi, è stata invita “al fine di valorizzare le proposte legislative”: tra queste, appunto, la Tari nella bolletta Enel.
“Resto senza parole, ancora una volta, rispetto alle dichiarazioni del Sindaco di Palermo che vorrebbe traslare il pagamento Tari nella bolletta Enel – queste le dichiarazioni dell’esponente nazionale di Più Europa e leader dell’opposizione in consiglio comunale Fabrizio Ferrandelli.
“Ritengo doveroso, infatti, non soltanto ritardare il ragionamento al giorno dopo della presentazione del Pef Tari che l’amministrazione presenterà al Consiglio Comunale, ma soprattuto pretendere che le imposte versate al Comune corrispondano ai servizi goduti”.
“Se da una parte condivido il fatto che le tasse vadano pagate e che bisogna combattere l’evasione, dall’altra non ritengo etico che i palermitani possano pagare anni di cattiva gestione della Rap e che si avalli il principio per cui i disastri e le incapacità gestionali vengano scaricate in bolletta sui palermitani”.
“Voglio che l’amministrazione chiarisca bene alla città il piano aziendale di Rap, gli investimenti previsti, la gestione degli extracosti di questi mesi e dei prossimi in cui la 6 vasca di Bellolampo sarà chiusa e i rifiuti costretti ad andare fuori da Palermo con costi elevati.Sono questi i costi che il Sindaco intende fare pagare in bolletta per provare a chiudere i bilanci di Rap e del Comune? Troverà la nostra opposizione non soltanto a Palermo, ma anche a Roma e all’interno di Anci Italia di cui sono componente. Pagare le tasse è un dovere, avere servizi adeguati al tributo pagato un diritto” – conclude Ferrandelli.