“Nel Documento di economia e finanza del governo, all’esame delle commissioni Bilancio di Camera e Senato, al di là delle considerazioni sulle Zes, non c’è traccia di strategie di sviluppo per la Sicilia e il Mezzogiorno: ciò può voler dire, soltanto, che il Governo o considera le sfide di quest’area del Paese ormai risolte oppure, addirittura, irrisolvibili. Al di la’ di queste due alternative, nel documento manca una visione che individui l’obiettivo essenziale del contrasto al divario economico-territoriale, quale leva per la ripresa economica”. Così il vicepresidente della Regione siciliana e assessore all’Economia, Gaetano Armao, a margine di un incontro in Conferenza delle Regioni e dell’audizione tenuta alle commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato.
“Analoghe conclusioni vanno poi tratte con riferimento al tema dell’addizionalità dei fondi europei – aggiunge -. Nel Sud, infatti, le risorse europee vengono utilizzate, da tempo, dallo Stato in maniera sostitutiva dei fondi ordinari che esso deve garantire. Il Governo deve dire se vuol cambiare strada nel Documento sulle aree sottoutilizzate, allegato obbligatorio del Def“.
“Del tutto carente risulta, infine, il riferimento alla condizione di insularità di Sicilia, Sardegna e delle isole minori, non cogliendo l’importanza strategica che ricoprono le due grandi regioni insulari nello sviluppo del Sud e i costi dell’insularità per i siciliani e i sardi, in termini di disagio economico, ritardo di sviluppo e svantaggi competitivi'”.
“Il tema dell’insularità – conclude Armao – è ormai centrale nelle politiche di coesione e investe oltre 7 milioni di italiani: l’Italia nell’Europa continentale ha la piu’ alta proporzione di cittadini insulari”.