E’ la Sicilia con 24.831 (+1,7 negli ultimi 2 anni) la regione con il maggior numero di imprese agricole femminili. A rilevarlo è un analisi del centro Studi di Confagricoltura ufficializzato oggi con l’incontro “10 anni di Confagricoltura Donna” svolto presso la Camera dei Deputati.
La speciale classifica vede, dopo la Sicilia, la Puglia (23.361) e la Campania (21.406). A livello delle provincie, medaglia d’oro è Trieste con un incremento del 6,92%, argento Lecce (+ 6,59%), bronzo Como (+ 5,48%), al quarto posto Rieti, con + 4,4%. Per quanto riguarda i comparti coniugati al femminile, “permane lo zoccolo duro nell’agriturismo, nella multifunzionalità e nelle fattorie didattiche, (che sono arrivate, complessivamente al 60%), si riscontra una maggioranza di imprenditrici nelle aziende biologiche. E’ cresciuta, negli ultimi 10 anni, in percentuale la presenza femminile negli allevamenti zootecnici superando il 43%, mentre nelle floricole sfiorano il 50%.
Le imprese attive condotte al femminile, complessivamente, in agricoltura sono 203.503, che rappresentano il 28,2% del totale (erano 239.218 nel 2012). Mostrano particolare dinamismo – come rivela l’analisi del Centro studi di Confagricoltura – le donne impegnate nelle società di capitali e di persone che, in particolare nella fascia di età che va da 18 a 29 anni, raggiungono il 33,76% “a dimostrazione dell’acquisita consapevolezza dell’importanza di costruire reti al femminile”.
Dieci anni fa erano meno della metà e rappresentavano il 14% del totale.