E’ il settore delle costruzioni a trainare la ripresa dell’economia in Sicilia, con una crescita del 20,5% nel 2021. Lo rileva la relazione sull’Economia siciliana 2021-2022.
L’incremento nell’industria è stato del 9,7%, ancora parziale rispetto al pre-Covid, quello dell’agricoltura e dei servizi del 4%. “Gli effetti espansivi non sono ancora percepiti nel mercato del lavoro – si legge nel rapporto – prevalendo tuttora, nelle scelte delle unità produttive, il ritorno alle condizioni di liquidità e di capitale fisso pre-crisi. Spicca sopra tutti il protagonismo del settore delle costruzioni che è destinato ad occupare la scena economica dei prossimi anni, in vista del ciclo di investimenti in infrastrutture pianificato dal Pnrr in Sicilia”.
“I primi dati congiunturali (stime Ismea) delineano una campagna olearia in aumento in Sicilia del 30% da imputare alla normale alternanza e al clima favorevole durante l’allegagione, e una vendemmia che dovrebbe portare ad una ottima annata sia per quantità che per qualità”, sottolinea la relazione. Per quanto riguarda l’industria (+9,7%), “le risultanze del sondaggio congiunturale condotto dalle filiali della Banca d’Italia rilevano, nei primi nove mesi dell’anno, una crescita del fatturato nel 60 per cento delle aziende del settore intervistate, con un saldo tra aumenti e riduzioni che è tornato positivo, dopo il drastico calo del 2020″.
Mentre “la ripresa senza precedenti, dovuta agli stimoli fiscali che si sono concentrati nel settore delle costruzioni, ha beneficiato anche del notevole aumento degli importi dei lavori pubblici posti in gara già nel 2020 (+159,5%, secondo Bankitalia)”. Inoltre, “il recupero già citato dei flussi turistici e la riapertura delle attività commerciali si è accompagnata alla riutilizzazione, da parte delle famiglie, del credito al consumo (+2,6%)”. “Il credito alle imprese nel settore dei servizi – conclude il rapporto – risulta inoltre in aumento, a giungo, del 9,2%”