Accordo si, ma solo sul metodo. Per la scelta dei candidati ci sarà ancora da attendere. Il centrodestra siciliano lavora ad una quadra in vista delle prossime elezioni delle Province. Dopo il fallimento del tentativo romano portato al “decreto emergenze” sul voto diretto di Città Metropolitane e Liberi Consorzi, la maggioranza a sostegno del presidente Renato Schifani ha cercato una nuova unità sulle elezioni di secondo livello. E ha provato a trovarla nel vertice di maggioranza tenuto ieri pomeriggio a Palermo.
I presenti al vertice di maggioranza
A presiedere il vertice il coordinatore regionale di Forza Italia Marcello Caruso. Hanno presenziato il capogruppo azzurro Stefano Pellegrino; il coordinatore per la Sicilia Occidentale di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese e il capogruppo all’Ars Giorgio Assenza; il capogruppo della DC Carmelo Pace; il capogruppo di Noi Moderati Marianna Caronia e il coordinatore regionale Massimo Dell’Utri; l’eurodeputato della Lega Nino Germanà e il parlamentare regionale Luca Sammartino.
Elezioni delle Province: le regole d’ingaggio
La riunione aveva l’obiettivo di stabilire le regole d’ingaggio delle elezioni di secondo livello. Come è noto, a Palermo, Catania e Messina si nomineranno solo i componenti dei Consigli Provinciali. Mentre nei Liberi Consorzi (Agrigento, Ragusa, Siracusa, Enna, Caltanissetta e Trapani), si procederà a scegliere anche le relative presidenze. Votazioni a cui si arriverà con il metodo proporzionale (seggi che scattano in base alla percentuale raggiunta) e con il voto ponderato. Quest’ultimo è un meccanismo che assegna un peso diverso a sindaci e consiglieri comunali dovuto al numero di abitanti rappresentati.
Liste singole ma con un unico candidato alla presidenza
Durante il vertice, durato oltre due ore, sarebbero venuti fuori tutti i malumori presenti in buona parte del centrodestra nei confronti di Fratelli d’Italia. Ai meloniani infatti viene rimproverato il mancato apporto, a livello nazionale, alla causa dell’elezione diretta delle Province. Fatto che ha portato ad una differenza di vedute sul prossimo appuntamento di primavera. Da fonti della maggioranza si apprende che, con ogni probabilità, si procederà con liste singole di ogni partito ma con candidature uniche per le presidenze dei Liberi Consorzi. Ciò nonostante una linea che sosteneva delle liste uniche quantomeno per le Città Metropolitane, poi tramontata.
Serve la quadra sui candidati alla presidenza delle Province
Liste singole ma con un unico candidato presidente nei Liberi Consorzi. Si ma chi? Ed è qui che casca l’asino. Al momento la quadra non ci sarebbe. Di questo aspetto si discuterà in un prossimo vertice previsto fra venerdì e lunedì. E in quell’occasione farà capolino, con ogni probabilità, anche il governatore Renato Schifani. L’obiettivo è chiudere il cerchio entro fine febbraio. Momento nel quale bisognerà convocare i comizi elettorali, in modo da ufficializzare la data del voto. Ad oggi, la prima opzione è quella che porta al 27 aprile, anche se sulla giornata in questione pesa la necessità di sbrigare tutte le procedure burocratiche.