Il vecchio macello di Palazzolo sarà affidato alla Forestale per una gestione efficace del problema cinghiali. Oggi a Palazzolo Acreide si è svolto un incontro operativo e aperto alla stampa per affrontare la crescente emergenza legata alla presenza eccessiva di cinghiali nell’area di Pantalica, un problema che sta mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini, l’equilibrio ambientale, l’attività agricola e la fruizione turistica di un patrimonio naturalistico unico al mondo.
L’incontro ha visto la partecipazione di istituzioni ed enti competenti, tra cui il sindaco di Palazzolo Salvatore Gallo, il dirigente provinciale dell’Azienda Forestale Giancarlo Perrotta, i rappresentanti dell’Asp e altri attori coinvolti nella gestione dell’area.
A supporto della problematica è intervenuto anche Carlo Auteri, deputato regionale della Democrazia Cristiana, che oltre a coordinare l’intervento unendo “i pezzi”, ha espresso il suo impegno a risolvere concretamente la situazione:
“Una giornata importante per Palazzolo Acreide e per tutta la nostra comunità. Affidare il vecchio macello di Palazzolo alla Forestale per la gestione e il contenimento del numero eccessivo di cinghiali, che da tempo devastano i terreni agricoli e le coltivazioni del nostro territorio, è una misura indispensabile per tutelare l’ambiente, l’agricoltura e il lavoro dei nostri agricoltori, ma anche per garantire un equilibrio sostenibile tra la messa in sicurezza del patrimonio agricolo e culturale e la gestione del problema cinghiali”.
“La politica deve diventare azione pragmatica – ha continuato Auteri – e oggi siamo riusciti a unire gli sforzi con una sinergia tra istituzioni ed enti locali. Ho avuto un confronto molto produttivo con il dirigente Perrotta, il quale mi ha dato input intelligenti. Ora, assieme al Comune di Palazzolo, all’Asp e alla Forestale, possiamo lavorare per limitare o risolvere concretamente il problema, tutelare le aziende agricole e fare di questo intervento un esempio di sviluppo lavorativo con un’azione congiunta”.
Il sindaco Salvatore Gallo ha ribadito la posizione dell’amministrazione:
“Non siamo favorevoli all’abbattimento indiscriminato della fauna, ma bisogna fare i conti con i disequilibri naturali. La presenza dei cinghiali crea problemi alle colture, ma anche pericolosità per i cittadini che vivono nelle campagne e per i turisti che frequentano l’area di Pantalica e della Valle dell’Anapo. Il nostro obiettivo è rendere il territorio più sicuro per tutti, tutelando al contempo l’ambiente e la fauna locale”.
Il dirigente provinciale dell’Azienda Forestale, Giancarlo Perrotta, ha posto l’accento su un altro aspetto fondamentale:
“È necessario creare un punto di raccolta nei pressi del macello, in modo da affrontare i problemi legati allo smaltimento dei pellami e delle viscere degli animali abbattuti. Questa misura è essenziale per evitare che tutto venga lasciato a carico dei coadiutori, creando potenziali problematiche legali. Solo attraverso la trasparenza e l’adozione di misure strutturate possiamo permettere a chi lavora in questo settore di farlo in modo sicuro e senza timore di denunce”.
Si tratta di un primo passo concreto per affrontare una delle emergenze più sentite dal territorio. Con la collaborazione tra Regione, Comune, Forestale e altri enti, la gestione dei cinghiali diventa una priorità da affrontare con serietà e pragmatismo. Ma la parola d’ordine per riuscire a risolvere la questione resta una soltanto: sinergia.